Settimopiano. Tgr Rai, scontro Lega-Pd

Settimopiano racconta di una tensione crescente tra Partito Democratico e Lega per la prossima nomina del direttore della Tgr Rai, la testata regionale che per numero di giornalisti è la più grande d’Europa.

Qui il Pd ha sferrato l’attacco alla direzione del leghista Alessandro Casarin in carica da ormai 7 anni. Un recente servizio della redazione Alto Adige su un evento No-vax è stata l’occasione per un bombardamento ad alzo zero iniziato in Commissione di Vigilanza dal renziano Michele Anzaldi e poi proseguito con un’interrogazione parlamentare del Pd contro il direttore della Tgr. L’obiettivo vero è sostituire Casarin con l’attuale condirettore Carlo Fontana (uomo del Pd e dell’Usigrai) che farebbe così un triplo salto di carriera in 2 anni (era appena caporedattore nel 2020 quando proprio Casarin lo promosse con la copertura del potente sindacato dei giornalisti).

Nel frenetico nervosismo di questi giorni Casarin ha cercato sponde anche in casa Forza Italia, ma senza successo (oltre qualche formale presa di posizione). Il motivo è semplice: la sua poltrona fa gola anche ad Antonio Preziosi, attuale direttore di Rai Parlamento e vicino al coordinatore azzurro Antonio Tajani e al presidente della Vigilanza, Alberto Barachini, anche lui uomo di punta di Forza Italia.

La Lega sta provando a premere sull’Amministratore delegato, Carlo Fuortes, per mantenere la direzione con l’altro condirettore Roberto Pacchetti, di provata fede salviniana. Ma il declino politico del Capitano porta con sé anche la discesa dei suoi protetti in Rai.

Aggiornato il 28 ottobre 2021 alle ore 14:15