Tajani: “Giorgetti non è il sintonia con il centrodestra”

Giancarlo Giorgetti ha detto cose non in sintonia con il centrodestra”. Con queste parole Antonio Tajani liquida la polemica legata all’endorsement del numero due della Lega nei confronti di Carlo Calenda, candidato indipendente alla carica di sindaco di Roma. Il vicepresidente e coordinatore di Forza Italia, in un’intervista al Mattino, interviene sullo scontro interno al Carroccio. “Noi – commenta Tajani – trattiamo con la Lega. Le cose interne riguardano il loro partito. Tranne quando queste interferiscono con gli affari di tutti quanti gli altri partiti. Poi agli italiani interessa poco di queste beghe interne. Per noi l’importante è che Mario Draghi ascolti le nostre proposte come quella del sostegno alle imprese con il superamento dell’Irap, la diminuzione del cuneo fiscale per tagliare il costo del lavoro e far ripartire l’occupazione”.

Tajani parla della ricetta per il fisco di Forza Italia: “Quando saremo noi al governo – sostiene – di sicuro porteremo avanti la Flat tax. Ora sarebbe irresponsabile forzare la mano. Per ora possiamo rispolverare il vecchio slogan berlusconiano del meno tasse per tutti, che non è poco. La nostra proposta prevede infatti che i redditi della persona siano tassati diminuendo scaglioni e aliquote. Fissiamo intanto una No tax area fino ai 12mila euro. Poi un’aliquota del 15 per cento per i redditi fino a 15mila euro, un’altra al 23 per cento per la fascia dei redditi medi da 25mila a 65mila euro, con un’aliquota massima del 33 per cento per i redditi superiori”.

Sulla riforma del catasto, Tajani osserva: “Le tasse sulla proprietà sono la cosa più odiosa per il nostro partito, ma sulla casa in particolare perché colpisce tutti gli italiani indiscriminatamente. Sono 25 milioni i cittadini che possiedono una casa e di certo non vuol dire che siano tutti ricchi. Siamo contro qualsiasi riforma del Catasto”.

Aggiornato il 29 settembre 2021 alle ore 13:03