“La nostra campagna di vaccinazione è un successo. Quello che conta sono le ferme e crescenti consegne di vaccini agli europei e al mondo. Ad oggi 200 milioni di vaccini sono stati distribuiti nell’Unione europea. Sono abbastanza per vaccinare almeno la metà della popolazione adulta europea almeno una volta. Né Cina o Russia, si avvicinano”. Queste le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea sullo Stato dell’Unione 2021.

“Ricordo l’inizio della pandemia e l’appello dell’Italia all’Europa – ha evidenziato – gli italiani chiesero la solidarietà ed il coordinamento dell’Europa”. Ursula von der Leyen, in sostanza, ha ribadito che l’Italia aveva ragione e che l’Europa doveva intervenire. Dopodiché ha ricordato che con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Roma il 21 maggio sarà ospitato “il vertice sulla Salute. Dobbiamo muoverci da soluzioni ad hoc sulla pandemia ad un sistema che funzioni” per tutto il mondo. Non solo: “Vogliamo discutere di cooperazione internazionali. Il nostro rinascimento sulla Salute inizia a Roma”.

E ancora: “A pochi chilometri da Firenze c’è un paesino, Barbiana, dove don Lorenzo Milani sul muro della scuola scrisse in inglese I care. Lui disse agli studenti che quelle erano le due parole più importanti da imparare. I care significa assumere responsabilità. Gli europei hanno dimostrato con le loro azioni cosa significa. Questo deve essere il motto dell’Europa: We care”.

Infine, Ursula von der Leyen ha garantito che l’Ue è pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi del Covid “in modo efficace e pragmatico. Questo è il motivo per cui siamo pronti a discutere di come la proposta degli Stati Uniti per una deroga alla protezione della proprietà intellettuale” dei brevetti per i vaccini Covid “potrebbe aiutare a raggiungere l’obiettivo”.

Aggiornato il 06 maggio 2021 alle ore 13:20