Vaccini: produzione propria

Dal Ministero dello Sviluppo economico arrivano interessanti notizie sulla possibilità di produrre vaccini anti-Covid in Italia. In particolare è stata verificata la disponibilità di alcune aziende a produrre i bulk, ossia il principio attivo e gli altri componenti del vaccino anti-Covid, perché già dotate, o in grado di farlo a breve, dei necessari bioreattori e fermentatori. La produzione potrà avvenire a conclusione dell’iter autorizzativo da parte delle autorità competenti, in un tempo stimato di 4-6 mesi. Nell’incontro è stato appurato che ci sono le condizioni immediate per avviare la fase dell’infialamento e finitura.

Grazie all’eccellenza produttiva dell’Italia, infatti – spiega la nota del Mise – sono già pronte a partire molte aziende. È stato dato mandato dal ministro ai diversi rappresentanti presenti competenti – si aggiunge – di procedere all’individuazione di contoterzisti in grado di produrre vaccini entro autunno del 2021. “Si è deciso, infine – conclude la nota del Mise – di mantenere il massimo riserbo sulle aziende che saranno coinvolte nel processo di verifica in corso”.

Altra novità riguarda uno studio che mette a punto un algoritmo che individua per nome chi ha la priorità a ricevere il vaccino.

“Venerdì è già in programma un incontro tra Governo e Regioni sul tema vaccini, al quale prenderanno parte anche il nuovo capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo”. Lo ha detto la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini in audizione alla Commissione parlamentare per le questioni regionali a Palazzo San Macuto a Roma.

Aggiornato il 03 marzo 2021 alle ore 14:00