Il turismo ancora in sofferenza

Imprenditori, operatori e associazioni si sono riuniti a Rimini per il consueto appuntamento del Ttg Travel Experience inaugurato dal sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi. Come spiegano Luca Patanè, presidente di Confturismo Commercio e di Fto, e Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confidustria un clima più “minimale” ma pieno di grande positività e fervore, pieno di speranza nonostante il cammino sia più che accidentato.

Da parte sua il ministro Dario Franceschini da “Porta a Porta” manda un messaggio forte: “Il turismo è il settore più colpito e che uscirà più lentamente dalla crisi della pandemia, è evidente che gli aiuti che abbiamo previsto devono ora proseguire, differenziandosi per il tipo di attività che hanno il danno più prolungato, sicuramente alberghi, agenzie di viaggio, tour operator. Bisognerà continuare finché continua la crisi”.

Sul bonus vacanze il ministro annuncia: “Non è vero che è andato male, la copertura dei 2 miliardi e 400 mila euro stanziati dal governo è al momento del 21 per cento, ma c’è un milione di famiglie che ha ritirato il buono e quindi è pronta ad usarlo, ma che non lo ha ancora fatto perché è stata impaurita dalla ripresa dell’epidemia. Per questo sto ragionando sulla possibilità di estenderne la validità oltre il 31 dicembre”.

L’annuncio non piace alle associazioni che aspettavano che il residuo del buono fosse ridestinato alle imprese in difficoltà e agita Unione Consumatori e Codacons: “Errare è umano ma perseverare è ben peggio. Farebbe bene a riconoscere che è stato un flop e passare ad altro”.

La fotografia di quello che il Covid ha fatto e sta facendo al comparto è arrivata più che nitida da fonti diverse: Unioncamere e Isnart calcolano che solo il 60 per cento degli italiani questa estate è andato in vacanza contro il 75% dello scorso anno. E a frenare 6,5 milioni di nostri connazionali è stata la paura del contagio (nel 44,3% dei casi) o le difficoltà economiche (nel 27%). Fa i calcoli anche il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, che alla 70/a assemblea che la federazione ha scelto di fare a Rimini, parla di 245 milioni di presenze andate in fumo solo nel 2020. Il turismo – ha detto – è “un animale ferito, sanguinante” ma è necessario “anche evitare che il virus mieta altre vittime proprio tra quelle imprese turistiche e del termale che fanno il bene del Paese e che da diversi mesi sono in grandissima sofferenza”.

A rappresentare il Governo nei padiglioni riminesi c’è il sottosegretario Bonaccorsi, che ribadisce: “Il momento complesso che vive tutto il turismo è stato sempre ben presente al Governo. Mai come in questi mesi il comparto è al centro dell’attenzione del Paese. Siamo stati vicini al settore e continueremo a esserlo nei prossimi mesi, anche con i fondi che verranno dal Next Generation Eu”. E invita a fare squadra: “La ripartenza del turismo arriverà, speriamo nel minor tempo possibile, ma sarà in un mondo trasformato dagli effetti della pandemia e delle sue conseguenze sociali ed economiche”.

Aggiornato il 15 ottobre 2020 alle ore 13:04