No al calcetto tra amici, stretta su bar e ristoranti: ecco il nuovo Dpcm

No alle feste private, al chiuso o all’aperto. Ma anche attenzione a organizzare cene: il numero massimo consentito è di sei persone. E poi chiuse sale da ballo, con stretta su bar e ristoranti, che dovranno chiedere alle 24. In più, stop a gare negli sport di contatto con carattere amatoriale, quindi semaforo rosso per le partite di calcetto. Divieto per le gite scolastiche: sono alcuni dei punti salienti del nuovo Dpcm firmato nella notte dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Capitolo mascherine: saranno obbligatorie all’aperto e al chiuso, ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Dall’obbligo sono esclusi chi fa attività sportiva, i bambini (sotto i 6 anni), chi è affetto da patologie e disabilità che risultino incompatibili con l’uso del dispositivo di protezione individuale. Una postilla: è consigliato l’uso della mascherina nelle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.

Per quanto concerne ristoranti e bar, dalle 21 sarà proibito consumare in piedi: pertanto potranno essere serviti i clienti al tavolo. Permane la ristorazione con consegna a domicilio e quella con asporto, con il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze dopo le 21.

Vietate le feste all’aperto e al chiuso, salvo matrimoni e altri festeggiamenti di riti civili e religiosi, con un massimo di trenta persone.  Nelle abitazioni private è raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi in numero “superiore a 6”.

Negli stadi e nei palazzetti è consentita una capienza massima del 15 per cento e comunque non oltre il numero massimo di mille spettatori all’aperto e 200 al chiuso. Vietate gare, competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Sport di contatto sono consentiti per società professionistiche e a livello sia agonistico che di base alle associazioni e società dilettantistiche. Palestre e piscine restano aperte.

Cinema e concerti: rimane il limite di 200 partecipanti al chiuso e di mille all’aperto, con distanza di un metro tra un posto e l’altro e con assegnazione dei posti a sedere. Stop a tutti quegli eventi che potrebbero portare ad assembramenti, quindi dove non sarebbe possibile garantire le giuste distanze. Regioni e province autonome possono indicare, in accordo con il ministero della Salute, un numero diverso di spettatori tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi.

Smart working al 70 per cento nel pubblico, per i privati incentivi al lavoro agile, infine una nota sulla quarantena: i contatti stretti di casi positivi confermati devono osservare un periodo di isolamento di 14 giorni oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

Aggiornato il 13 ottobre 2020 alle ore 12:58