A scuola con sciarpa e colbacco

Speravo/credevo che fosse una delle tante bufale che girano in rete, ma purtroppo invece era tutto vero.

Nel corso dell’ultima conferenza stampa del Presidente del Consiglio, insieme ad altri ministri, c’era anche la titolare delle Infrastrutture Paola De Micheli la quale ha dato indicazioni sul trasporto degli studenti da/per le sedi scolastiche. Tra questi input ce ne è stato uno che ha dello stupefacente e riguarda l’areazione dei mezzi utilizzati dagli alunni. Testualmente: “Anche d’inverno ci sarà la necessità di rimanere coperti sugli scuolabus perché occorrerà tenere il più possibile aperti i finestrini”.

Se in arrivo fosse la stagione primavera-estate l’idea, tutto sommato, potrebbe anche starci. Ma purtroppo per la sgangherata maggioranza di Governo sta arrivando l’autunno e l’inverno, periodi nei quali forse nemmanco in Sicilia si viaggia con i finestrini dei mezzi di trasporto aperti. E se per questa “geniale” proposta, qualche ragazzo dovesse raffreddarsi che si fa? Facciamo scattare l’allarme coronavirus? Non sarebbe stato più logico (avendo quasi mezzo anno a disposizione) programmare una integrazione del numero dei mezzi da mettere a disposizione di studenti e non? D’altronde, se dopo sei mesi ancora è in corso il dibattito su numero degli insegnanti, spazio delle aule, banchi con le rotelle e chi più ne ha più ne metta, tutto sommato mandare a scuola i ragazzi con sciarpa e colbacco ci può anche stare.

Aggiornato il 11 settembre 2020 alle ore 11:17