Arcuri: “Senza lockdown il 3 giugno sarebbe stato un giorno di dolore”

“Al 31 dicembre un terzo degli italiani farà il tampone”. Lo ha detto Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile. Il commissario per l’emergenza Covid-19 ha aggiunto che “da inizio crisi sono stati somministrati in media 39.500 tamponi al giorno, a maggio in media 61mila al giorno. Obiettivo era far crescere stabilmente questo numero fino a 84mila al giorno, lo abbiamo superato e ne potremo fare 89mila al giorno, +47 per cento su maggio. E 9,9 milioni di prodotti tra reagenti e kit saranno acquistati e messi a disposizione delle Regioni”. Il commissario ha sottolineato che “nel Lazio in media da 3.803 al giorno passeremo a 6.328 tamponi al giorno, da 12.159 a 21.336 in Lombardia. Al 31 dicembre il 28 per cento degli italiani sarà stato sottoposto a tampone, ove necessario, un italiano su tre quasi. Un milione e 150mila italiani hanno già scaricato la App Immuni, un risultato confortante grazie a un lavoro coordinato; da lunedì sarà a pieno regime nelle regioni pilota e dalla settimana successiva in tutta Italia”.

Arcuri ha detto con fierezza che “abbiamo riconquistato ieri l’ultima parte delle nostre libertà, dopo 84 giorni dall’11 marzo, che sembra un’epoca fa, un’Italia più unita e più libera si è ritrovata. Si tratta del frutto dei sacrifici e della responsabilità degli italiani, delle scelte del governo e della capacità di applicarle”. Il commissario non ha dubbi: “Senza lockdown il 3 giugno sarebbe stato un giorno come gli altri, un giorno dolorante, senza una gestione dell’emergenza il virus si sarebbe esteso in tutto il Paese con la stessa gravità e il 3 giugno non è stato un giorno come un altro. Ora dobbiamo preservare la libertà e conferire ad essa il valore che ha. Come diceva un grande italiano, Piero Calamandrei, la libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. Ora dipende dai nostri comportamenti”. Quanto alle mascherine, Arcuri ha detto che “il numero di quelle chirurgiche italiane ordinate è superiore a quello delle mascherine non italiane. Sono 22 le aziende che hanno sottoscritto contratti con noi, ci forniranno un miliardo e 876 milioni mascherine, nei prossimi giorni, con altre 4 aziende e supereremo i 2 miliardi di mascherine italiane al costo medio 41 centesimi, 9 in meno di quello calmierato”.

 

Aggiornato il 04 giugno 2020 alle ore 15:16