Renzi sfida il governo: “Non possiamo rinunciare alle nostre idee”

Matteo Renzi non demorde e continua a sfidare il governo giallorosso. Il leader di Italia viva interviene con un post su Facebook. “Vogliono continuare – scrive – con lo stillicidio di fake news e dispettucci? Facciano pure. Io non mi arrendo e continuo a stare sempre dalla stessa parte: quella dell’approfondimento, dello studio, della politica. Prenderò forse meno voti, ma non diventerò populista. Mai. Loro possono rinunciare ai nostri voti se vogliono ma noi non possiamo rinunciare alle nostre idee. Perché questa è la bellezza della politica: le idee”.

Nel lungo messaggio sul social network, l’ex premier affronta la questione legata alla prescrizione. “Sono mesi che cerchiamo di parlare di questioni importanti, di argomentare (insieme a migliaia di giuristi) il nostro no alla riforma Bonafede, di stimolare il governo a far ripartire l’economia e il lavoro cominciando con lo sblocco dei cantieri. E invece di risponderci nel merito, che fanno? Inventano retroscena”.

Renzi continua a puntare decisamente sulla giustizia. “Parliamo di come garantire i diritti dei cittadini, di quanto sia cruciale evitare l’aumento dell’Iva vedendo ciò che accade in Giappone, della crescita zero e in tivù i talk sono pieni di gente che discute di come scio. Le stesse testate che per una settimana hanno scritto ‘Avanti anche senza Renzi, in Parlamento ci sono i numeri’ e hanno passato le veline di Palazzo Chigi adesso che la spallata è fallita dicono: ‘Italia viva destabilizza’. Il pensiero unico – prosegue Renzi – nasce così. Da tanti opinionisti che ripetono senza approfondire la stessa cosa perché la verità sta antipatica. Eppure la verità è semplice”.

Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato, va in soccorso del suo ex mentore politico Matteo Renzi. “Penso che Conte – sostiene – non debba cadere e che si debba avere un approccio diverso da quello emerso dal dibattito di questi giorni: bisogna lavorare tutti insieme per superare le divisioni, risolvere i problemi e rafforzare questa maggioranza fatta da Pd, 5Stelle, Leu, Italia viva e Autonomie. Non per sostituirla o modificarla. Però si può essere attrattivi verso parlamentari che oggi non ci votano”. In un’intervista al Messaggero, Marcucci parla della tenuta della maggioranza e delle tensioni coi renziani. In ogni caso, “non lavorerò mai – afferma – a reclutare un gruppo alternativo a Italia viva. Questa maggioranza va rafforzata, non cambiata. Dopo di che, se un parlamentare di Italia viva vuole tornare nel Pd braccia aperte”, anche se, precisa poi, “per ora nessuno dei renziani mi ha chiesto di tornare nel Pd”.

Marcucci ritiene che “alcuni toni che ha avuto Renzi” nelle ultime settimane “siano sbagliati”, ma sulla prescrizione “vedo troppa rigidità da parte di Bonafede”. E aggiunge che “il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri è un bel passo in avanti, però durante il percorso parlamentare ci possono essere ulteriori margini di miglioramento. Dobbiamo fare in modo di avere il voto favorevole anche di Italia viva”.

Aggiornato il 18 febbraio 2020 alle ore 18:56