Lorenzo Guerini evoca la cultura della difesa della sovranità nazionale. “Nella difesa – scrive in una in una lettera al Corriere della Sera – si gioca un pezzo importante della nostra sovranità nazionale. Che ci piaccia o no, la capacità di rappresentare il nostro Paese parte anche da qui. Sta a noi decidere dove vogliamo collocare il Paese in termini di ambizione, come intendiamo tutelare i nostri interessi nazionali e, a partire da questo, approntare lo strumento militare funzionale agli obiettivi che ci prefiggiamo, ammodernandolo e adeguandolo alle nuove esigenze”.
Per il ministro della Difesa dem, “la ‘cultura della difesa’ che ho evocato fin dall’inizio del mio mandato è un tema che dobbiamo alimentare in un dibattito pubblico, anche per superare pregiudizi e luoghi comuni. Dibattito che in fondo ha a che fare – evidenzia Guerini – proprio con il ruolo che come Paese riteniamo di dover interpretare, commisurato al rango e alle responsabilità che vogliamo assumerci. Per contribuire concretamente alla sicurezza internazionale, ma senza temere di voler presidiare i nostri interessi nazionali, ovunque si trovino”.
Il ministro evidenzia la necessità di “rafforzare la politica di sicurezza e difesa comune per garantire la cosiddetta ‘autonomia strategica’ all’Europa”. La difesa europea, prosegue, è “un tassello fondamentale per la costruzione di un’Europa finalmente politica, indispensabile per poter competere sulla scena mondiale”.
Aggiornato il 14 febbraio 2020 alle ore 13:49