Gualtieri: “Sono finiti gli scontri continui con l’Europa”

Secondo Roberto Gualtieri è iniziata una nuova fase politica. Per il neo ministro dem dell’Economia, “gli scontri continui con l’Europa sono finiti”. Intervistato da Repubblica, Gualtieri sostiene che il programma del governo giallorosso presenta “forti segni di cambiamento che cercheremo di realizzare con un impegno triennale”.

Ci si concentrerà “su investimenti, lavoro, uguaglianza, ambiente, giovani e donne”. Tra i provvedimenti allo studio ci sono il piano per gli asili nido “che punta ad azzerare le rette per i redditi medi e bassi e lo sblocco degli investimenti puntando a innovazione e infrastrutture e con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale e sociale”. Gualtieri sostiene l’idea di un Green New Deal “fondato su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati. Un quadro nel quale sarebbe opportuno che la quota di finanziamenti nazionali venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale”.

Venendo alla Ue, secondo il ministro dell’Economia “il rapporto ambiguo e conflittuale della Lega con l’Europa ci è costato carissimo. Credibilità, coerenza e fiducia non solo possono darci un grande dividendo in risparmi sul pagamento degli interessi, ma sono anche decisive se si vuole incidere sulle grandi scelte europee”. Con il commissario europeo Paolo Gentiloni, Gualtieri discuterà “della necessità di una politica fiscale dell’area euro più espansiva”.

Per il ministro dell’Economia, “è importante mettere in modo credibile il debito su un sentiero di riduzione: sia sostenendo la crescita, sia garantendo la sostenibilità della finanza pubblica”. E con il taglio dei tassi “ancora una volta Draghi ha mostrato una straordinaria capacità di assumere le decisioni necessarie nel momento giusto”. L’impegno del governo con la Manovra di ottobre è bloccare l’aumento dell’Iva e “avviare la riduzione della pressione fiscale per i redditi medi e bassi e per le aziende che innovano”.  

Quanto alla Flat tax, Gualtieri non ha dubbi: “È archiviata. Non la faremo mai. Dava tanto a chi ha di più. Quota 100 ha una durata triennale e l’orientamento è lasciare che vada ad esaurimento. Il reddito di cittadinanza sarà confermato, come anche gli 80 euro di Renzi, mentre la patrimoniale, la escludo”. Sulle privatizzazioni “occorre un disegno complessivo e grande cautela, mentre per Alitalia il ministero delle Finanze “parteciperà a livello di capitale al rilancio previsto dal piano attualmente allo studio della compagnia, che dovrà però essere un modello industriale sostenibile”.

 

Ma da Forza Italia piovono critiche sul nuovo ministro dell’Economia. Per il vicepresidente del partito Antonio Tajani, “la visione di Gualtieri sa di politica un po’ centralista. Non vedo un grande intervento a favore delle imprese. Vedremo se le promesse saranno mantenute. Ma di sicuro abbiamo molte riserve sulle politiche economiche di questo governo e faremo un’opposizione ferma in Parlamento”.

Secondo la deputata forzista Laura Ravetto, “il neo ministro dell’Economia getta la maschera e svela il vero volto del governo giallorosso, più rosso che mai: la Flat tax, dice, non si farà mai. Il ministro, ahimè, dimentica che la situazione economica del nostro Paese non è proprio rosea e che la Flat tax è strumento utile per agganciare crescita e sviluppo, favorendo le piccole e medie imprese, quelle che creano vera ricchezza e lavoro”.

Molto duro è il commento di un altro deputato azzurro, Francesco Paolo Sisto: “La Flat tax è archiviata, dice il ministro dell’Economia Gualtieri. In una fumosa, lunga intervista, in cui non si capisce granché bene cosa di concreto voglia fare il governo, l’unico dato certo è l’accanimento contro la proposta fiscale qualificante del centrodestra”. Per Sisto, “ovunque sia stata applicata la Flat tax ha creato i presupposti per maggior crescita e maggior gettito, ma anche in questo caso prevale l’ideologia e quell’ostilità al ceto medio residuo di evidenti retaggi veterocomunisti che identificano questo governo più rosso-rosso che rosso-giallo”.

D’altro canto, la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan condivide l’idea di Gualtieri di eliminare la Flat tax. “Bisogna discutere – sostiene – di come rendere più pesanti le buste paga dei lavoratori e le pensioni degli anziani. La Flat tax aveva una caratteristica assolutamente ingiusta: toglieva la progressività dell’imposizione fiscale. Quindi il fatto che nel nuovo governo la si pensi in modo diverso e che si voglia una riforma fiscale che garantisce la progressività mi trova assolutamente d’accordo”.

Aggiornato il 13 settembre 2019 alle ore 14:21