Conte alla Camera: “Per una Repubblica dal volto umano”

Giuseppe Conte annuncia alla Camera il programma del governo giallorosso. Le questioni salienti si possono riassumere in cinque punti: legge di bilancio, politiche migratorie, ambiente, diritti e riforme, nuovo rapporto con l’Unione europea.

“Come ha detto Saragat – sottolinea Conte – fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano”.  E a proposito della manovra, il premier ha detto che “sono molte le sfide che ci attendono. A partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza. Siamo consapevoli che questa manovra sarà impegnativa. La sfida più rilevante, per quest’anno, sarà evitare l’aumento automatico dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale”.

Per Conte, “scarsa formazione, carente dotazione di conoscenze e di competenze, difficoltà di conciliare vita familiare e vita lavorativa” saranno al centro dell’azione di governo. Scuole e università di qualità, asili nido e servizi alle famiglie, specialmente quelle con figli, saranno dunque le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato intervento sarà sugli asili nido. Non possiamo indugiare oltre”.

Conte ha detto che il taglio dei parlamentari sarà inserito nel primo calendario utile in Aula. Inoltre, verrà avviato un sistema di riforma del sistema di voto. “Rivedremo la disciplina in materia di sicurezza – ha detto il prmier – alla luce delle osservazioni critiche formulate dal presidente della Repubblica, il che significa recuperare, nella sostanza, la formulazione originaria del più recente decreto legge, prima che intervenissero le integrazioni che, in sede di conversione, ne hanno compromesso l’equilibrio complessivo”.

Il presidente del Consiglio ha parlato anche della questione migranti. “L’epocale fenomeno migratorio – ha detto Conte – va gestito con rigore e responsabilità, perseguendo una politica modulata su più livelli, basata su un approccio non più emergenziale, bensì strutturale, che affronti la questione nel suo complesso, anche attraverso la definizione di un’organica normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone, ma che si dimostri capace di affrontare più efficacemente i temi dell’integrazione, per coloro che hanno diritto a rimanere e dei rimpatri, per coloro che non lo hanno”.

Nel suo intervento, il premier ha dedicato un passaggio alla questione concessioni autostradali. “Renderemo più efficiente e razionale – ha detto Conte – il sistema delle concessioni operando una progressiva e inesorabile revisione di tutto il sistema. Quanto al tema di concessioni autostradali avviato a seguito del crollo del ponte Morandi, porteremo a completamento il procedimento senza nessuno sconto per gli interessi privati, avendo quale obiettivo esclusivo la tutela dell’interesse pubblico e la memoria delle 43 vittime, una tragedia che rimarrà una pagina indelebile della nostra storia patria”.

Conte ha sempre inteso il proprio ruolo “come servizio al Paese e nell’esercitare il mio servizio ho cercato di guardare sempre al bene comune senza lasciare che prevaricassero interessi di parte.  Il programma che mi accingo a illustrare non è un mero elenco di proposte eterogenee, né una sommatoria dei programmi delle diverse forze politiche della maggioranza. Al contrario è sintesi programmatica, un progetto del Paese a favore dei cittadini.  È un programma che ha l’ambizione di costruire la società in cui vogliamo vivere noi stessi che abbiamo un po’ di anni sulle spalle ma che vogliamo consegnare ai nostri figli e nipoti nella consapevolezza che il patto politico e sociale che proponiamo si prospetta necessariamente per essere sostenibile in una dimensione intergenerazionale”.

Aggiornato il 09 settembre 2019 alle ore 14:30