Tocca a Berlusconi liberarci dal sovranismo?

Silvio Berlusconi ha ricevuto recentemente, sia da parte di politici del suo partito, sia da parte di politici che si collocano a sinistra, la proposta di divenire l’argine democratico per contenere l’avanzare del sovranismo in Italia. La medesima richiesta gli è stata rivolta anche da quella parte della Chiesa Cattolica che si sente minacciata dall’affermarsi del populismo non sono in Italia, ma nel mondo intero. Berlusconi, che annovera tra i suoi esponenti di spicco Antonio Tajani, il quale è stato Presidente del Parlamento europeo, ispirandosi a idee democratiche e non certo rigide, ha ben fondate ragioni politiche per accogliere le istanze di quanti lo invitano ad essere promotore di un nuovo centro di ispirazione liberale e democratica distante dalle posizioni dei due suoi alleati, che otterrebbe consensi dall’intero mondo politico nazionale, nonché dal mondo cattolico che ha manifestato la necessità di un riferimento politico che sia mediatore delle varie istanze che il popolo italiano manifesta.

Anche Urbano Cairo, come si evince da una sua recente intervista, ha preso le distanze dal sovranismo, ritenuto un male che annienta la democrazia. Le istanze rivoltegli non possono che lusingare Silvio Berlusconi in quanto denotano il rilievo politico attribuito dalla maggioranza dei partiti politici italiani alla sua concezione politica che pone al centro la moderazione e la democrazia. Berlusconi che ha contribuito all’ascesa di Salvini e Meloni, può, se accoglie le istanze di democrazia pervenutegli, far rinascere un nuovo centro che difende la libertà e la democrazia del popolo italiano.

Aggiornato il 29 agosto 2019 alle ore 14:37