Tav, Senato: bocciata la mozione M5s

La mozione No Tav del Movimento cinque stelle è stata bocciata dal Senato. Sono stati 181 i voti contrari e 110 i favorevoli. Approvati, invece, tutti i documenti favorevoli alla Torino-Lione. Il documento del Pd è passato con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ricevuto 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di Fratelli d’Italia è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Quella di Forza Italia ha preso un voto in più, ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti.

Il capogruppo leghista Massimiliano Romeo ha minacciato gli alleati: “Ci saranno conseguenze politiche”. Il ministro grillino delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha “votato no” e va “avanti sereno”. Ma per il segretario del Pd Nicola Zingaretti, “il governo non ha più la maggioranza, Conte vada al Quirinale”.

La seduta odierna si annunciava molto incerta. Il livello di tensione tra il Carroccio e i Cinque stelle era massimo. Naturalmente, il Movimento cinque stelle aveva un obiettivo: la bocciatura dell’opera, nonostante Giuseppe Conte si fosse espresso positivamente sulla Tav.

Il capogruppo leghista Massimiliano Romeo aveva annunciato ufficialmente il “sì alla mozione del Pd”. Un voto favorevole che per i pentastellati ha avuto il sapore di un affronto. Su Facebook i grillini hanno scritto: “La cosa più ridicola è che la Lega li sostiene dopo che il Pd ha presentato una mozione di sfiducia su Salvini. L’inciucio è servito! Aprite gli occhi!”.

Matteo Salvini, che da tempo agisce da premier de facto, ha dichiarato: “Gli insulti di Renzi, della Boschi e del Pd mi divertono, gli attacchi quotidiani dei cinque stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così?”. Il riferimento a Danilo Toninelli non è stato puramente casuale. Il ministro delle Infrastrutture, intervistato dal Corriere della Sera, ha definito il vicepremier leghista un “nano che lavora sulle spalle dei giganti”.

Secondo Toninelli, “Salvini fa il polemizzatore quotidiano. Ma si contraddice da solo. Prima mi attacca, poi nelle sue dirette elogia il lavoro che ho fatto, come i 50 miliardi sbloccati al Cipe o il via libera alla Cuneo-Asti. Al posto di fare polemiche pensi a indicarci due sottosegretari per il ministero. Abbiamo visto che fine hanno fatto quelli che aveva messo”. L’ex premier Pd Renzi, evitando gli eufemismi ha detto che “ogni giorno i cinque stelle mangiano cucchiaini di merda. La partita Salvini-Di Maio? 6-0, 6-1”.

Considerate le numerose insidie della giornata campale in Senato, Giuseppe Conte ha chiarito che il voto di oggi non è un giudizio sul governo.

Aggiornato il 07 agosto 2019 alle ore 19:08