Decreto Sicurezza bis, Salvini: “Verso un Italia più sicura”

Il giorno dopo l’approvazione del Decreto Sicurezza bis, Matteo Salvini è raggiante. “Una vittoria della Lega? No – sostiene – è un passo in avanti verso un Italia più sicura. Pene eccessive nel Dl per Ong e per i cortei? Aumentano le pene per chi aggredisce le forze dell’ordine usando mazze, bombe carta, caschi e andando in giro col volto coperto. Quindi non riguarda l’operaio che protesta per la crisi aziendale o lo studente che va in corteo. Non è una limitazione della democrazia, è una tutela delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda le ong, c’è la multa e il sequestro dell’imbarcazione in caso di reiterato mancato rispetto delle leggi italiane o internazionali”.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, per quanto “sia contraria alla permanenza di questo governo”, pensa “che l’approvazione del decreto Sicurezza bis sia una buona notizia per l’Italia. Abbiamo bisogno di difendere i nostri confini, di far rispettare le nostre regole e di garantire sicurezza”.

Duro il commento di Nicola Zingaretti. “Stanno distruggendo l’Italia – sottolinea il segretario Pd – e l’Italia non può permetterlo. Costruiamo mobilitazioni in tutto il Paese fino ad arrivare a una grande manifestazione nazionale”. Il governatore del Lazio prospetta “un autunno caldo. L’obiettivo – attacca – è quello di sviluppare proposte concrete e di lungo respiro in grado di ricostruire la fiducia in un domani migliore”.

Per il leader dem, il governo è “diviso e in affanno, senza una politica economica e l’Italia è stata trascinata in una deriva che rende molto difficile qualsiasi politica di sviluppo. I due partiti di maggioranza continuano a raccontare frottole agli italiani con l’unico obiettivo del consenso, ma a settembre i conti devono tornare. E senza sviluppo le scelte: o tagli ai servizi, o condoni, o deficit o nulla”. Per Zinagaretti, “siamo alla paralisi, all’invocazione emotiva del ‘capo’ che ti protegge mentre ti sta portando nel baratro. Non possiamo più permetterlo. Costruiamo mobilitazioni in tutto il Paese fino ad arrivare a una grande manifestazione nazionale”.

I senatori di Forza Italia non hanno partecipato al voto sul Decreto Sicurezza bis, pur restando in Aula. Per Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, “rimanere seduti era il modo migliore per rimarcare il nostro distacco abissale da questa maggioranza di governo. Non vogliamo dare nessun aiutino, nessun alibi a questo governo che ci ha deluso profondamente. Ha sempre detto di voler sostenere le forze dell’ordine ma in questa occasione ha dimostrato di farlo soltanto a parole”.

Secondo Mariastella Gelmini, presidente dei deputati forzisti, “Forza Italia ha fatto una scelta di mediazione, coerente anche con la posizione assunta alla Camera. Il provvedimento contiene elementi positivi, nonostante riteniamo sia uno strumento di propaganda e distrazione, così come la mozione sulla Tav. Noi avremmo voluto un miliardo di euro per rinnovare i contratti e gli incentivi per le forze dell’ordine e invece sono state stanziate poche risorse. I problemi dell’Italia sono altri, non si risolvono con il decreto sicurezza bis. Riguardano l’economia, come trovare i soldi per evitare l’aumento dell’Iva, come fare la Flat tax, come tagliare il cuneo fiscale. Sono problemi dovuti alla ricetta economica completamente sbagliata del ministro Luigi Di Maio che sta conducendo il Paese verso la decrescita che di felice ha veramente poco”.

Aggiornato il 06 agosto 2019 alle ore 13:20