Olimpiadi invernali, Giorgetti a Malagò: “Polverone senza senso”

Giancarlo Giorgetti attacca Giovanni Malagò. Il sottosegretario leghista con delega allo Sport commenta duramente l’allarme lanciato in Senato dal numero uno del Coni. Giorgetti, inoltre, nega di aver cercato il presidente del Cio Bach per chiedere rassicurazioni. “Secondo Malagò – sottolinea il sottosegretario – questa riforma dello sport mette in discussione il rapporto col Cio e le Olimpiadi di Milano-Cortina? Avrà le sue buone ragioni, ma io non penso ci siano questo tipo di problemi. Io sono sempre ottimista: mi sembra un polverone che non ha senso. Io parlo con Bach per portare a casa i Giochi, lo abbiamo fatto e sono felicissimo, ora le organizzeremo benissimo”.

Giorgetti, entrando a Palazzo H per partecipare alla riunione convocata dall’ad di Sport e Salute Rocco Sabelli con i rappresentanti del settore, sostiene che “il governo ha ricevuto un invito da parte della Sport e Salute. La mia assenza alla riunione in corso su Milano-Cortina? Come è giusto che sia gli enti che sono chiamati a organizzare e a rispondere finanziariamente dell’evento si sono riuniti e poi come governo recepiremo le loro osservazioni. È lo stesso metodo adottato per le Universiadi”.

Dopodiché, il sottosegretario torna a commentare le parole di Malagò sui problemi che la legge sullo sport potrebbe creare nei rapporti col Cio: “E perché? Voi leggete ed è tutto coerente e conforme al dettato della Carta, non facciamo e non faremo niente di contrario”, aggiunge Giorgetti chiudendo con una battuta sul gelo tra Governo e Coni: “A me sembra che faccia un caldo bestiale...”.

Giorgetti fa sapere che “il governo non sarà come noto parte attiva del Comitato e quindi giustamente prima di tutto si devono vedere loro. E poi noi ne prenderemo atto, se il Governo avesse partecipato avreste detto che volevamo mettere mano sul comitato organizzatore. Se parteciperò alla prossima riunione? La decisione che verrà assunta verrà recepita dal decreto legge per le Olimpiadi, ma non può essere lo Stato a dettare a Regioni e Comuni cosa devono fare. Questo metodo l’ho applicato con successo alle Universiadi di Napoli e sono sicuro funzionerà anche qui”.

Aggiornato il 31 luglio 2019 alle ore 15:52