Moscovici: “Per ora nessuna procedura per l’Italia, ma servono i fatti”

Pierre Moscovici concede tempo all’Italia per sistemare i conti. Intervistato dal Sole 24 Ore, il commissario europeo agli Affari monetari rivendica di avere sostenuto “un’analisi accurata, precisa, multifattoriale. Su questa base abbiamo constatato che una procedura per debito eccessivo è giustificata. Non è la fine della storia. La nostra analisi sarà esaminata prossimamente dai Paesi membri a livello tecnico e poi politico. Spetta ora al governo italiano produrre analisi, cifre o misure tali da dimostrare che questa procedura può essere evitata”.

Moscovici continua “a ritenere che le sanzioni non siano mai una buona risposta. Ma le procedure devono essere applicate quando le regole non sono rispettate. In ballo è la credibilità della zona euro, delle regole di bilancio, della Commissione europea e, in fondo, dell’Italia stessa. Non siamo dinanzi a un caso borderline, ma ben oltre la linea”. Per il commissario, “non sono cifre compatibili con le regole di bilancio e non sono neppure buone per l’Italia: non consentono alcuna crescita economica, producono un peggioramento delle finanze pubbliche, non convincono i mercati – sottolinea –. Sono desolato di vedere che oggi lo spread greco è più basso dello spread italiano”. Moscovici precisa che “nessuno si auspica sanzioni o vuole creare conflitti con l’Italia. Nessuno vuole mettere l’Italia in un angolo” ma che “osservi le regole, adottate da tutti e applicate da tutti”.

Intanto, Luigi Di Maio, parlando ai microfoni di Radio Anch’io, conferma “la volontà del governo di non procedere a manovre correttive dopo la lettera Ue”.

Secondo il presidente Confindustria, Vincenzo Boccia, “bisogna trattare per evitare la procedura di infrazione, mi sembra che il presidente Conte sia sulla stessa linea, e costruire la prossima legge finanziaria con attenzione al nodo delle risorse che è importante. La procedura di infrazione non è nell’interesse nazionale né adesso né in futuro”.

Aggiornato il 06 giugno 2019 alle ore 13:01