Il giudice Luca Palamara, indagato per corruzione a Perugia, avrebbe subito una perquisizione. L’inchiesta si inserisce nelle vicende sul rinnovo della carica di procuratore capo di Roma, sul tavolo del Csm dopo l’addio di Giuseppe Pignatone. La novità è rappresentata dall’avviso a comparire per il consigliere del Csm Luigi Spina e per il pubblico ministero Stefano Fava. Entrambi sarebbero indagati per rivelazione di segreto e favoreggiamento. Si tratta di una clamorosa svolta dell’inchiesta della procura di Perugia.
In una nota diffusa ieri Palamara ha detto di volere chiarire subito la propria posizione. Ma l’ex presidente dell’Anm sarebbe anche indagato per violazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento. Pare che una decina di giorni fa, non appena la Procura di Perugia ne ha dato comunicazione al Csm, l’istituzione avrebbe informato Palamara degli accertamenti a suo carico. La partita che si sta giocando all’interno del Consiglio è la nomina del nuovo procuratore di Roma. Tra gli indagati figurerebbe anche un pm della capitale, il quale avrebbe messo in atto un dossier contro il procuratore Giuseppe Pignatone e l’aggiunto Paolo Ielo.
Il lavoro degli inquirenti avrebbe preso il via dalle relazioni molto strette fra Palamara e l’imprenditore Fabrizio Centofanti, arrestato nel febbraio 2018 insieme agli avvocati siciliani Pietro Amara e Giuseppe Calafiore, in un’indagine collegata fra le Procure di Roma e Messina.
Aggiornato il 30 maggio 2019 alle ore 15:07