Meloni: basta inciuci Ppe-Pse

Basta con l’inciucio tra popolari e socialisti: in Europa, se si vuol cambiare davvero, bisogna dare forza a Fratelli d’Italia e la famiglia dei conservatori, l’unica capace di far avvicinare i popolari e i populisti. La Presidente di FdI, Giorgia Meloni, inaugurando i Forum dell’Ansa, a meno di due settimane dal voto europeo, sferza la maggioranza gialloverde “il loro giochino dello scontro tattico, non funziona e sta stancando gli elettori”. Convinta che la ricetta sovranista e conservatrice sia quella vincente a Bruxelles, reagisce con vigore al Presidente di Forza Italia, secondo cui Lega e FdI, “da soli in Europa non conterebbero nulla”.

“Silvio Berlusconi - replica Meloni - non è molto preparato: dovrebbe sapere che il cambiamento passa attraverso un rafforzamento del nostro gruppo. Invece di criticare dovrebbe spronare tutti verso questo obiettivo”. L’ex ministro della Gioventù è consapevole che il voto europeo potrebbe stravolgere gli equilibri interni di governo. Quindi annuncia esplicitamente di lavorare a una “alternativa di governo” guidata da un nuovo centrodestra. “Un’altra maggioranza è possibile: noi e Lega siamo gli unici partiti che crescono”. Quanto a Forza Italia, è evidente che sarà l’esito del voto del 26 maggio a definire il ruolo del partito azzurro in una nuova maggioranza. Meloni non sbarra le porte, ma chiede coerenza a tutti gli alleati, anche alla Lega, rispetto a un programma condiviso. “Purtroppo gli italiani hanno votato in un modo, hanno appoggiato alcune misure, una su tutte la flat tax. E poi si sono trovati la maggioranza gialloverde e il Contratto. Questo non deve succedere più”.

Anche per il futuro, Meloni rilancia come soluzione istituzionale la riforma presidenzialista, l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, l’unica, a suo giudizio “che garantisce stabilità”. Meloni ribadisce che Fratelli d’Italia è in prima linea sulla lotta all’immigrazione clandestina, riproponendo il blocco navale. Non la convince nemmeno la soluzione paventata da Matteo Salvini con il decreto sicurezza bis, quella delle multa a chi salva i migranti in mare. “Queste Ong sono finanziate da miliardari come Soros: gente così, con così tanti soldi, non si spaventa certo davanti a una multa. E poi - prosegue Meloni - una cosa è aiutare chi si trova in pericolo in mare, altra è fare la spola con i trafficanti, come fanno queste navi”. D’accordo invece con Salvini, nel criticare la decisione dell’elemosiniere del Papa di compere i sigilli al contatore elettrico di uno stabile occupato a Roma. “E’ stata riallacciata la corrente a degli abusivi, corrente che pagano i romani. In città c’è anche tantissima gente che rispetta la legge e che le case non le occupa. Io direi che si deve cominciare ad aiutare chi rispetta le leggi”.

Aggiornato il 14 maggio 2019 alle ore 12:20