Decretone, Palazzo Chigi: “Ci sono tutte le risorse”

Ci sarebbero tutte le risorse per quota 100 e per il reddito di cittadinanza. Così come il disco verde per gli stanziamenti per il trattamento di fine servizio anticipato per tutti e per il fondo volo Alitalia. È quanto riferisce una nota di Palazzo Chigi, alla conclusione del vertice a tre sul decretone fra il premier Giuseppe Conte e i due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Incontro positivo – si legge nella nota – governo soddisfatto. Prossimo passo è fissato per le 18, orario di convocazione del Consiglio dei ministri per il varo del decreto”. Di Maio ha detto: “Oggi è una giornata importante e a vincere sono, come sempre, i cittadini. Un risultato che ripaga anni di battaglie portate avanti dal M5S”. Ieri sera il leader Cinque stelle aveva detto che “non ci sono sorprese. Il sito per il reddito di cittadinanza parte a marzo e da fine aprile lo eroghiamo”.

Secondo Conte oggi “sarà un giorno importante: approveremo le misure più qualificanti dal punto di vista politico e sociale della nostra attività di governo”. In Italia è elevatissima la percentuale di furbetti dell’Isee. Questa riforma contiene contromisure adeguate. E in fase attuativa saremo molto vigili contro i furbi che pensano di poter abusare di questa misura”.

I pentastellati hanno cercato di superare anche le obiezioni leghiste. La soluzione prospettata di coprire con il nuovo sussidio circa 260mila famiglie con invalidi civili, almeno al 67 per cento, non avrebbe assolutamente accontentato gli alleati.

Rispetto a quota 100 sembra risolta la diatriba sulla finestra di prima uscita. Inizialmente doveva essere ottobre. Poi, su pressione di Salvini, è stata anticipata a luglio. Dopodiché è emerso il problema del tfs. “Nessun problema – sostengono fonti governative – sul fronte del trattamento di fine rapporto per gli statali, in relazione a quota 100 sulle pensioni. Secondo il testo che è in via di perfezionamento in queste ore il tfr sarà quasi interamente erogato immediatamente a chi va in pensione. Questo sarà possibile grazie a un accordo tra Stato e le banche senza alcun onere a carico del lavoratore. La parte residuale sarà erogata secondo le norme previste dalla legge”.

Aggiornato il 17 gennaio 2019 alle ore 18:03