Tria: “Flat tax compatibile con il bilancio”

La riduzione delle tasse su cittadini e imprese sarà compatibile “con gli spazi finanziari che si renderanno disponibili”. Ancora una volta il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si dimostra prudente sui tempi di attuazione delle riforme economiche del contratto di governo.

Sulla tassa piatta, per esempio, via XX Settembre è ancora in fase di studio: “Ho avviato una task force con l’obiettivo di analizzare i profili di gettito e distributivi del sistema in vista della definizione della flat tax, in un quadro coerente di politica fiscale e in armonia con i principi costituzionali di progressività dell’imposta. Principi che invece l’attuale struttura dell’Irpef fa difficoltà a garantire”, ha sottolineato nella sua audizione dinanzi alla commissione Finanze del Senato.

Anche sui costi di un altro intervento, il reddito di cittadinanza, l’economista non si è sbilanciato: “Dire quanto costa è una domanda mal posta. Si tratta di trasformare strumenti di welfare in un altro strumento, calcolare il costo differenziale e vedere come introdurlo gradualmente. Dire “questo costa tanto” è una stima priva di significato”.

Insomma, nessun passo avanti a un mese e mezzo dalla nascita del governo, ma del resto per il Tesoro la prima vera scadenza è quella del 27 settembre, quando insieme alla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza dovrà essere presentato il quadro programmatico delle riforme.

Aggiornato il 18 luglio 2018 alle ore 11:03