Se i rapper fanno causa per danno d’immagine

Ci crolla un mito. I due rapper trasgressivi Fedez e J-Ax, profeti di ogni possibile trasgressione a base di “sesso droga e rock and roll”, per citare l’immortale canzone del compianto Ian Dury, minacciano di chiedere i danni a un “povero” ristoratore milanese, Mario Sio, titolare del locale di tendenza “Sio Café”, per aver osato condividere sulla pagina Facebook del suo locale un fotomontaggio di dubbio gusto in cui coloro che si sentono danneggiati sono raffigurati, rispettivamente, Fedez con la testa sopra un corpo femminile in abiti succinti, e J-Ax con un vestito fatto di lustrini da “rockstar gay”.

E cosa dovrebbero allora dire Berlusconi, Prodi, Renzi, Monti e tutta l’Italia del potere che i due rapper prendono a pernacchie nei loro show canori e talvolta televisivi? Danno all’immagine? Da anni siamo abituati a vedere le loro teste montate sopra corpi di ragazze facili. E non hanno mai citato per danni nessuno.

Nelle lettere in cui si paventa l’azione giudiziaria civile, ciascuno dice di volere 50mila euro per “danno all’immagine”; si parla di trovata per fare pubblicità al locale. Una specie di processo alle intenzioni. Anche perché sembra molto strano poterlo fare con una condivisione di un brutto fotomontaggio fatto da altri e poi condiviso su una pagina Facebook, che comunque ha da sola quasi centomila likers. E che anzi, con questa satira, magari discutibile (ma Fedez e J-Ax invece la fanno sempre bene e onesta intellettualmente la messa alla berlina?) rischiano di perdere i non pochi fan dei due cantautori.

Va detto che la notizia l’ha tirata fuori per primo il sito “lultimaribattuta.it” diretto da Guido Paglia. Nella lettera di diffida del legale di Fedez si legge, tra l’altro: “Risulta che mediante la condivisione del suddetto post che, lo ribadiamo, si lede e denigra inequivocabilmente l’immagine, la professionalità, il nome del mio assistito, la Vs. Società abbia di fatto realizzato una operazione promozionale a favore del proprio locale, mediante l’account Facebook, operazione per la quale vi siete avvalsi illegittimamente dell’immagine del mio assistito”. E ancora: “L’uso dell’immagine dell’artista Fedez è stato strumentale alla Vostra attività commerciale, in quanto l’Artista è personalità di spicco tra i giovani e capace di dettare tendenze nel mondo della moda e del mercato...”.

Più stringata e meno enfatica, ma di analogo tenore, l’altra lettera scritta dai legali di J-Ax. Da notare la parola “Artista” scritta in maiuscolo. I due rapper evidentemente si prendono molto sul serio: d’altronde sono da considerarsi a tutti gli effetti “personalità di spicco” che “dettano mode e tendenze”. “E perbacco!”, avrebbe detto Totò.

Resta da chiedersi se i fan dei due rapper apprezzeranno cotanta suscettibilità istituzionale dei due trasgressivi per antonomasia. Woody Allen diceva che “non si possono montare due cavalli con un culo solo”. Più semplicemente, i nostri avi nei proverbi citano l’impossibilità di avere “la botte piena e la moglie ubriaca”.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:43