Usa-Russia: Italia assente al G7

Dopo Brexit e Trump, come si spostano e ridefiniscono i rapporti nel mondo? La convergenza degli Stati Uniti d’America di Donald Trump e della Russia di Vladimir Putin è inevitabile, oltre che desiderata dai due.

L’Italia del dopo Renxit sarà a giugno il Paese organizzatore ed ospitante del G7 (a Taormina), dunque avrebbe potuto sfruttare, guadagnandone agli occhi del mondo, la chance di operare a favore dell’incontro e soprattutto del dialogo pacificatore post-Obama, il peggiore presidente americano.

L’Italia senza voto, nell’attesa di liberarsi definitivamente degli imbroglioni pidioti, continua a perdere opportunità. Sono passati dal 2011 sei anni, gettati al vento, inutilmente quanto dannosamente. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha “svelato” nel discorso di inizio anno che non c’è una legge elettorale costituzionalmente presentabile ed utilizzabile. Ma se il capo dello Stato è il custode della Costituzione italiana, chi diavolo è colui che promulga senza battere ciglio l’Italicum? Con quella legge oggi non si può infatti andare a votare. Per non parlare della passata propensione per i pasticci delle leggi elettorali ad personam quale è, appunto, il Mattarellum. È cosa nota inoltre che Mattarella non abbia mosso un dito per invitare Renzi alla moderazione in fatto di manomissioni della Costituzione, né lo abbia mai esortato a redigere un testo quantomeno chiaramente decifrabile.

Dunque l’Italia, terreno in cui si svolgerà l’incontro internazionale, è destinata a rimanere “legata” mani e piedi e si appresta a fare la consueta parte insulsa sul piano della contrattazione dell’ordine mondiale. Ci mette la sede e nient’altro.

Obama lascia un mondo da rifare e Trump ha molto da fare per il futuro alla presidenza degli Stati Uniti. Negli otto anni alla Casa Bianca di Obama, la situazione in Medio Oriente è precipitata, l’Europa è diventata paurosamente insicura, la Turchia si è trasformata in una esplosiva mina vagante, Israele è costantemente in pericolo e l’asse Cina-Russia spaventa i più. Per tenere sotto controllo l’Europa occidentale è stata lasciata crescere e prosperare, in danno degli europei tutti, l’Europa tedesca di Angela Merkel, utile agli interessi di una sola nazione: la Germania. La Russia sta tuttora cercando il punto di collaborazione convergente con l’Occidente, per evitare che cada nelle mani della Cina. Stati Uniti e Russia hanno ad oggi più di un interesse reciproco nel convergere, e la Germania di fronte a ciò perderebbe peso e potere sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea.

Ecco perché l’Italia saluterà ancora una volta inutilmente un incontro che avrebbe potuto portarle importanti vantaggi. Avremmo avuto infatti benefici dati dalla stabilizzazione del Mediterraneo, vantaggi economici dalla riapertura del mercato russo, la significativa riduzione del potere della Germania (e della Francia, sua degna tirapiedi) nell’ambito dell’Unione europea. Si sarebbe potuto “allettare” Putin sostenendo e proponendo l’inserimento della Russia nell’area economica del mercato comune tracciata dal Ttip.

Al prossimo G7 in Sicilia, Usa e Russia faranno da sole e tenteranno di sistemizzare la propria convergenza sui molti interessi comuni reciproci: stabilizzazione dell’area islamica, fine delle sanzioni ed accesso al mercato americano ed europeo, controllo del prezzo del petrolio a scapito dei sauditi, condizionamento e depotenziamento della Cina, eliminazione dello jihadismo.

Se solo avessimo votato a tempo debito democraticamente in Italia...

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:43