Elio Toaff, uomo di pace e di cultura

La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo ricorda con affetto e commozione Elio Toaff, il Rabbino capo più amato dalla Comunità Ebraica.

La Lidu consegnò a Toaff il premio “Paolo Ungari 2013”, premio che conferisce il 10 dicembre di ogni anno ad una personalità che si sia particolarmente distinta, in campo nazionale ed internazionale, in difesa dei diritti e della dignità dell’uomo.

Per questi motivi, la Lidu ha individuato nella figura di Toaff un uomo che ha saputo gestire la questione ebraica in Italia nella difficile transizione dal fascismo al dopoguerra. Tenendo ben ferma questa visione di lungo periodo, ha creato un tavolo di confronto con la chiesa cattolica ed è riuscito a traghettare l’ebraismo italiano da una condizione di persecuzione ad una piena cittadinanza e sempre all’interno di una strategia che ha lavorato sulle convergenze piuttosto che sulle diversità generatrici di conflitti e frizioni di tipo politico e/o religioso.

Con la sua forte personalità e soprattutto grande umiltà il Rabbino capo Toaff è stato un grande comunicatore guadagnandosi la stima, il rispetto e l’affetto degli esponenti di tutte le religioni sia in Italia che nel mondo. Ricordo quando andammo insieme al presidente Alfredo Arpaia a consegnargli la targa sulla quale era scritto: "Al rabbino capo emerito di Roma Elio Toaff per l’impegno profuso per la pace e la difesa dei diritti umani nel corso di tanti anni di magistero. Roma, 10 dicembre 2013".

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:22