L’imbroglio all’Europa del Governo Renzi

Non è una novità, per chi sa leggere o scrivere, che la legge di stabilità del governo Renzi è un imbroglio. L’Europa se n’è già accorta ma, per chi era distratto, è giunta l’ottima missiva di chi non è ancora morto nel centrodestra (non ancora seppellito dall’appoggio dato a Renzi). La lettera ha il merito di spiegare bene le fandonie raccontate all’Europa dall’attuale governo Napolitano ter (Renzi), illegittimamente tale, e anche quello - non secondario - di “vendicare” una precedente anomala quanto illegittima lettera, inoltrata dall’Europa all’Italia. Chi di lettera ferisce di lettera perisce, si potrebbe dire. Un colpo da maestro. Chapeau.

Il presidente del centrodestra Renato Brunetta ha inviato infatti alla Commissione europea una articolata lettera tecnico politica con cui ha fornito ogni elemento utile al fine della esattezza del parere che l’Europa è chiamata ad esprimere il 24 novembre prossimo, onde evitare l'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell’Italia che questo governo incompetente e imbroglione ci sta facendo infliggere. E’ un dato oggettivo infatti che le misure della manovra rallentano drammaticamente la crescita italiana, e, lungi dallo stimolarla, la affossano definitivamente. E’ un disastro coperto dall’imbroglio cioè quello cui Renzi, arrogante che non sa nulla, sta conducendo il nostro Paese, se ne sono già accorti quelli che protestano nelle piazze. Altro che rispetto del patto di stabilità e di crescita nel 2015 (ma neanche negli anni successivi), sarà fame nera. Con imbroglio. E’ bene rammentare, per completezza di ragionamento, che nel giugno 2011 il Consiglio europeo ha approvato il documento di economia e finanza del governo italiano di centrodestra perché i conti pubblici erano in ordine.

In quella stessa estate fino all’autunno tuttavia la speculazione finanziaria, ha bombardato letteralmente il nostro debito sovrano (come ha spiegato bene Timothy Geithner, segretario del Tesoro Usa al Financial Time e nel suo libro circa il complotto per il golpe (Merkel/Sarkozy/Napolitano) contro l’ Italia tramite il venir meno dell'assistenza del Fondo monetario internazionale), e la Banca centrale europea il 5 agosto ha inviato una inusuale quanto illegittima lettera, a firma di Jean Claude Trichet e di Mario Draghi, che ha sovvertito l’ordine democratico e la sovranità di un Paese, il nostro, l’Italia. Alla lettera della Banca centrale europea il governo ha risposto con la manovra di agosto cui non sono seguite comunicazioni da parte dell’Unione europea, unicamente una lettera di impegni del governo italiano del 26 ottobre alla Commissione e al Consiglio europeo con cui sono state indicate le riforme economiche e sociali poi realizzate con provvedimenti inseriti nella legge di stabilità. Non è possibile seppellire l’Italia sotto un mare di imbrogli e rendere il Paese tutto un imbroglio.

L’Italia non vuole essere rappresentata da imbroglioni come questo governo Renzi (Napolitano). L’Italia deve guardare a un futuro di estrema chiarezza e trasparenza. Senza trucco e senza inganni. Orgogliosamente fiera delle forze sane e capaci che ha in sé. Quelli cioè che non imbrogliano.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:10