Non si possono processare le idee

La Commissione Giustizia della Camera dei deputati ha approvato il testo della legge sull’omofobia e la transfobia. Il testo andrà all’esame dell’Aula dal 22 luglio. In previsione di tale importante passaggio parlamentare, i Giuristi per la Vita insieme a "La Nuova Bussola Quotidiana" ed a "Notizie Pro Vita", lanciano un appello per fermare questa iniziativa legislativa, che rischia seriamente di avere gravi ripercussioni sui diritti fondamentali dell’uomo, riconosciuti dalla nostra Costituzione, tra cui il diritto alla libertà di pensiero (art.21) e alla libertà religiosa (art.19). Il provvedimento prevede l’estensione della legge Reale-Mancino - che già punisce gli atti di discriminazione basati sull’origine etnica, nazionalità e religione - anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere della vittima. Quindi se la legge verrà approvata cominceranno i processi alle opinioni ed alle idee e vi sarà una campagna di vera e propria caccia alle streghe come già avviene nel Regno Unito.

I casi di persecuzione sono numerosi, ecco alcuni esempi. Pauline Howe è stata arrestata per aver distribuito volantini a contenuto religioso contro l’omosessualità durante una parata gay. Shawn Holes, un quarantasettenne americano, sposato e padre di due figli, è stato arrestato dalla polizia di Glasgow, processato per direttissima e condannato ad una multa di 1000 sterline. Il reato contestato era quello di «commenti omofobici» con l’aggravante del «pregiudizio religioso». Peter e Hazelmary Bull sono due anziani coniugi proprietari di un bed and breakfast, avendo rifiutato di accettare sotto il proprio tetto una coppia di uomini omosessuali, Martyn Hall e Steven Preddy, che pretendevano di dormire in una camera matrimoniale, sono stati condannati dal Giudice Judge Andrew Ruthford al risarcimento danni in favore della strana coppia, per aver infranto l’Equality Act (Sexual Orientation) Regulations, che impone di trattare le coppie omosessuali unite in civil partnership come quelle regolarmente sposate a seguito di matrimonio.

Adrian Smith è un funzionario della Trafford Housing Trust (THT), una housing company con sede nei pressi di Manchester, il quale, a seguito di un procedimento disciplinare, è stato retrocesso ad una mansione inferiore, ed ha subito una decurtazione del 40% del proprio stipendio, passando da 35.000 a 21.000 sterline. Praticamente una multa di 14.000 sterline applicata ogni anno. L’accusa è quella di “gross misconduct”, indisciplina talmente grave (come furto o violenza) da giustificare persino il licenziamento in tronco di un dipendente. Tony Miano è stato recentemente arrestato a Londra per aver letto dei passi di San Paolo sugli atti immorali. Queste sono tragiche realtà che vedremo accadere anche in Italia. Insomma, l’approvazione delle norme contro l’omofobia e la transfobia potrebbe determinare l’incriminazione, ad esempio, di tutti coloro che sollecitassero i parlamentari della Repubblica a non introdurre nella legislazione il “matrimonio” o le adpzioni gay, di coloro che proponessero di escludere la facoltà di adottare un bambino a coppie omosessuali, di coloro che pensassero di organizzare una campagna di opinione per contrastare l’approvazione di una legge sul “matrimonio” e sulle adozioni gay, di coloro che affermassero che l’omosessualità rappresenta una «grave depravazione», citando le Sacre Scritture, di coloro che pubblicamente dichiarassero che gli atti compiuti dagli omosessuali «sono intrinsecamente disordinati», in virtù del proprio credo religioso (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Persona humana) e di coloro che pubblicamente sostenessero che gli atti compiuti dagli omosessuali sono «contrari alla legge naturale», poiché «precludono all’atto sessuale il dono della vita e non costituiscono il frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale» (art. 2357 del Catechismo della Chiesa Cattolica).

Verrano perseguitati parroci che organizzano corsi di preparazione al matrimonio e che spiegano che la famiglia è quella fondata sull’unione permanente fra un uomo e una donna. Verranno condannati docenti di psicologia che insegnano ai propri allievi che “la percezione che una persona ha di sé” come appartenente a un genere “opposto al proprio sesso biologico” è qualcosa da affrontare con equilibrio e delicatezza, sapendo che provoca non poco disagio in cui la vive e verranno perseguitati tutti coloro che scrivano o pubblichino considerazioni come quelle che sto scrivendo. Verrà quindi perseguitata la libertà di espressione e la libertà religiosa. Le norme che si intendono approvare in Parlamento rispondono ad una mera prospettiva ideologica, del tutto inutile sul piano legale, godendo gli omosessuali degli strumenti giuridici previsti dal codice penale per i tutti i cittadini, contro qualunque forma di ingiusta discriminazione, di violenza, di offesa alla propria dignità personale. La proposta di legge sull’omofobia, pertanto, non merita di entrare nel nostro ordinamento. Opporvisi è un dovere per salvaguardare la nostra società e battersi quindi contro il rischio di una pericolosa violazione della libertà di espressione del pensiero e del credo religioso, fondamento di tutte le libertà civili nel quadro costituzionale vigente. Per questo ci appelliamo a tutti i parlamentari e a tutti gli uomini di buona volontà, affinché venga scongiurato il rischio dell’introduzione di una simile normativa nel nostro ordinamento giuridico.

Qui si può firmare la petizione on line.

(*) www.prolifenews.it

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:04