Cresce il “job approval” di Monti

In netta risalita il “job approval” di Mario Monti nell’ultimo sondaggio realizzato da Spincon.it per L’Opinione. Rispetto alla scorsa settimana, il grado di consenso per l’operato del premier è passato dal 35% al 40,5% (+5,5%). Stessa tendenza, ma più lieve, per il gradimento nei confronti del governo nel suo complesso: 33,3% rispetto al 30,6% della scorsa settimana (+2,7%). 

Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro come “approval index”), Monti passa dal -30,2% al -25,8% (+4,4%). Migliora anche il governo nel suo complesso, che passa dal -35,8% al -32,1% (+3,7%). 

Scomponendo questi dati in base all’orientamento politico degli elettori, scopriamo che Monti) guadagna consenso da parte dei simpatizzanti del centrodestra (+8%) ma perde colpi tra gli elettori di centrosinistra (-4%). 

Vista l’estrema fluidità dello scenario politico, sarà meglio aspettare le prossime settimane per capire se si tratta di uno shift destinato a durare.

Passiamo ora alla parte del sondaggio che riguarda le intenzioni di voto per le prossime elezioni politiche. A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 27,2%, perdendo lo 0,6% rispetto alla scorsa settimana. 

In calo anche il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi, Psi e Api), che passa dal 39,2% al 38,1%, perdendo l’1,1%. 

In crescita, invece, il “centro” (Udc, Fli, Mpa, Montezemolo, FiD e Pli), che rispetto alla scorsa settimana sale dal 12,4% al 13,8% (+1,4%). 

Continua, infine, il calo costante del Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,4%% passando dal 13,5% al 13,1%.

Partendo dalla parte destra dello schieramento, il Popolo della Libertà, dopo una settimana di crescita, torna a scendere e passa dal 15,6% al 14,4 (-1,1%). Cresce leggermente, invece, la Lega Nord, che passa dal 7,3%¿al 7,5% (+0,2%). Stabile al 4,3% La Destra di Francesco Storace. 

Tra le altre formazioni minori del centrodestra: Grande Sud sale dallo 0,1% allo 0,2%, mentre Fiamma tricolore sale dallo 0,6% allo 0,7% (+0,1%).

A sinistra, il Partito democratico continua a perdere posizioni, accerchiato mediaticamente dalla “strana coppia” Monti-Berlusconi, e passa dal 29,4% al 28,7% (-0,7%), confermandosi però nettamente come il primo partito italiano. 

In calo anche l’Italia dei Valori che scende dal 2% all’1,6% (-0,4%), restando ampiamente al di sotto della soglia di sbarramento del 4%. Stabili tuttti gli altri partiti della coalizione di centrosinistra: Sinistra Ecologia e Libertà (5,5%), Verdi (1,9%), Api (0,1%) e Psi (0,3%).

Trend eterogeneo per la “neonata” coalizione centrista. Recupera qualche punto decimale l’Udc, che risale al 4,2% (+0,4%). Perde altri due punti decimali, invece, Futuro e Libertà, che passa dall’1,1% allo 0,9% (-0,2%). Stabile allo 0,2% l’Mpa di Raffaele Lombardo. Mentre crescono sia Italia Civica di Luca Cordero di Montezemolo, che passa dall’1,3% all’1,6% (+0,3%), sia Fermare il Declino, il movimento lanciato negli scorsi mesi da Oscar Giannino, che guadagna lo 0,8%, passando dal 5,6% al 6,4%, nettamente al di sopra della soglia di sbarramento prevista dal “Porcellum” per la Camera dei deputati. 

Guadagna un punto decimale anche il Partito Liberale che sale dallo 0,4% allo 0,5%.

Tra i i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori – oltre al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che scende dal 13,5% al 13,1% (-0,4%) – la Lista Bonino-Pannella guadagna tre punti decimali e passa dall’1,5% all’1,8% (+0,3%).

In leggera crescita anche la Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) che sale dal 2,1% al 2,2%. 

Cresce dall’1,2% all’1,3% (+0,1%) anche il Partito Pirata, mentre restano stabili allo 0,1% il Pin (Partito Italia Nuova) di Armando Siri e la Südtiroler Volkspartei.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:32