Primarie Pdl: testa a testa Meloni-Alfano

Stabile, ma ancora su livelli molto bassi, il “job approval” di Mario Monti nell’ultimo sondaggio realizzato da Spincon.it per L’Opinione. Rispetto alla scorsa settimana, il grado di consenso sull’operato del premier è salito dal 34,3% al 34,5% (+0,2%). Stessa tendenza per il gradimento nei confronti del governo nel suo complesso: 30,2% rispetto al 30,1% della scorsa settimana (-0,1%). Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro come “approval index” e lo ritiene più adatto del “job approval” classico a misurare l’intensità delle preferenze), Monti passa dal -28,3% al -27,9%, migliorando dello 0,4% la propria performance. In leggera ripresa anche il governo nel suo complesso, che passa dal -33,9% al -33,3% (+0,6%). Se scomponiamo questi risultati in base all’orientamento politico, scopriamo che il “job approval” di Monti è in crescita tra gli elettori di centrodestra (+2,7%), mentre cala tra quelli di centrosinistra (-2,4%). 

Passiamo ora alla parte del sondaggio che riguarda le intenzioni di voto per le prossime elezioni politiche. A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 29,5%, guadagnando mezzo punto percentuale rispetto alla scorsa settimana. Cresce leggermente anche il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi e Psi), che passa dal 39,7% al 39,9%, guadagnando lo 0,2%. Continua invece la flessione per il Terzo Polo (Udc, Fli, Api ed Mpa), che evidentemente soffre per l’attenzione mediatica riservata ad altre formazioni centriste ancora in “embrione” (come Italia Futura e Fermare il Declino). Il Terzo Polo “classico” scende dal 7,3% al 6,9% (-0,4%). Settimana negativa anche per il Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,5% passando dal 15,8% al 15,3%. 

Partendo dalla parte destra dello schieramento, il Popolo della Libertà sembra invertire, almeno parzialmente, la tendenza negativa degli ultimi mesi (merito delle primarie?), passando dal 15,8% al 16,9% (+1,1%). Calo, invece, per la Lega Nord, che passa dall’8,1% al 7,7% (-0,4%). Perde un punto decimale, ma resta su livelli molto alti - soprattutto se comparati a quelli registrati da altri istituti di ricerca - La Destra di Francesco Storace, che rispetto alla scorsa settimana passa dal 4,1% al 4%. Più o meno stabili le altre due formazioni minori del centrodestra: Grande Sud resta allo 0,2%, mentre Fiamma tricolore perde un punto decimale e passa dallo 0,8% allo 0,7%. 

A sinistra, il Partito democratico si conferma nettamente il primo partito italiano e passa dal 28,1% al 28,2% (+0,1%): segno che la visibilità mediatica “imposta” dalla lotta per le primarie continua a dare i suoi frutti. Ancora una settimana negativa, invece, per l’Italia dei Valori che passa dal 3,1% al 2,9% (-0,2%), lontana dalla soglia di sbarramento del 4%. Buona performance per Sinistra Ecologia e Libertà: il partito di Nichi Vendola sale dal 5,7% al 6,4%. Qualche punto decimale lo perdono invece i Verdi, in calo dal 2,2% all’1,9% (-0,3%). Mentre il Psi passa dallo 0,6% allo 0,5% (-0,1%). Trend negativo anche per i partiti del Terzo Polo. L’Udc scende dal 5,2% al 5% (-0,2%); Futuro e Libertà scende dall’1,9% all’1,6% (-0,3%); sempre in stato comatoso l’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli (0,1%), mentre l’Mpa di Raffaele Lombardo sembra dare segni di risveglio e passa dallo 0,1% allo 0,2%. Tra i i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori - oltre al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che scende dal 15,8% al 15,3% (-0,5%) - recuperano consensi i Radicali italiani che passano dal 2,2% al 2,3% (+0,1%). E recupera un punto decimale anche Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) che sale dal 2,2% al 2,3% (+0,1%). Scende dal 2% all’1,8% il Partito Pirata (-0,2%).

Questa settimana, le “domande extra” di Spincon riguardavano le primarie del Pd e del Pdl. A sinistra, come prevedibile, sono due i candidati che si sono staccati nettamente dagli altri: Pierluigi Bersani, in testa con il 41,7%, e Matteo Renzi che insegue con il 35,2%. Molto indietro gli altri: Nichi Vendola è terzo con il 12,2%, davanti a Laura Puppato (4,4%) e Bruno Tabacci (1,9%).

Più sorprendente, invece, il risultato nel partito maggiore del centrodestra, in cui Giorgia Meloni (30,8%) ed Angelino Alfano (28,5%) sono praticamente testa-a-testa, con un distacco inferiore al margine d’errore statistico del sondaggio. Sul terzo gradino del podio, con un ottimo 11,6%, c’è Guido Crosetto. Molto staccati gli altri contendenti: Giampiero Samorì (5,5%), Giancarlo Galan (4,9%), Alessandro Cattaneo (3,8%), Vittorio Sgarbi (2,1%) e Daniela Santanchè (1,9%).

 

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:53