L’industria spaziale del futuro: il privato prima dello Stato

L’economia dello spazio è in crescita. Secondo il World economic forum, il valore globale del settore passerà dai 630 miliardi di dollari del 2023 ai 1.800 miliardi di dollari entro il 2035, e il libero mercato costituisce il modo migliore per velocizzarne lo sviluppo. Illustrando i recenti progressi dell’industria spaziale, nel focus dell'Istituto Bruno Leoni L’industria spaziale del futuro: il privato prima dello Stato (clicca qui per l'articolo completo), Rainer Zitelmann – storico, sociologo e autore di La forza del capitalismo ed Elogio del capitalismo – evidenzia come, nonostante gli indici di libertà economica siano sempre più in calo, l’economia spaziale rappresenti un’eccezione, con il ruolo del mercato in forte ascesa.

Come scrive l’autore: “Negli ultimi 15 anni, in tutto il mondo si è assistito a un deciso spostamento verso un crescente intervento statale e una minore dipendenza dalle forze di mercato (…) In un settore dell’economia, tuttavia, stiamo assistendo allo sviluppo esattamente opposto: l’industria spaziale ha subito una trasformazione significativa negli ultimi anni”. Mettendo in luce la maggiore efficienza dell’economia di mercato in tale ambito, Zitelmann sottolinea i meriti di Elon Musk nell’aver ridato vigore all’industria spaziale (riducendo dell’80 per cento i costi dei lanci e rendendo possibile il riutilizzo dei razzi dopo il decollo) e illustra il visionario obiettivo della sua ambiziosa “missione”: colonizzare Marte, rendendo l’umanità una civiltà multi-planetaria.

Anche attraverso il contributo e le riflessioni dell’ingegnere aerospaziale Robert Zubrin, su posizioni ottimistiche rispetto all’esplorazione con equipaggio del pianeta rosso, Zitelmann affronta il tema dell'insediamento di Marte mettendo l’accento sul ruolo cruciale degli investimenti privati e della privatizzazione dei viaggi spaziali.

Aggiornato il 14 giugno 2024 alle ore 11:20