Intelligenza organica o artificiale?

Non c’è una definizione unica per definire cos’è l’Intelligenza Artificiale (Ia), si tratta di sistemi iper-intelligenti che analizzano l’ambiente ed intraprendono autonomamente delle azioni per raggiungere degli obiettivi prefissati. Questa tecnologia ha ed avrà sempre più un impatto sull’umanità e sul nostro pianeta. Molti di noi si chiedono se questo super cervello elettronico sia più intelligente del cervello umano.

Elon Musk interrogato su una terrazza romana durante uno spuntino con Nicola Porro, aveva risposto chiarendo che da tempo vengono inseriti dati su dati in rete e che spesso ciascuno umano non ricorda neppure cosa ha mangiato a pranzo.

“Genio in 21 giorni”, che offre un sistema di apprendimento veloce e personalizzato, in una delle sue sedi romane, ha organizzato un evento sull’Intelligenza Organica ed Artificiale, chiarendo molti dubbi grazie ai suoi ospiti: l’astrofisica professoressa Giuliana Conforto, il direttore Intelligenza Artificiale Sogei, il fisico professor Giuseppe Quartieri, il direttore di “Genio in 21 giorni” Ivan Romano.

La professoressa Emilia Costa, psichiatra, che ha moderato i lavori, ha lanciato una sfida ai relatori chiedendo di rispondere ad un quesito: tutto si può governare con l’Intelligenza artificiale?

Il contributo dell’astrofisica professoressa Giuliana Conforto era orientato verso l’Intelligenza organica, certamente non per mancanza di fiducia verso il progresso, bensì per preparare i presenti verso l’Ia. La professoressa Conforto ha ipnotizzato la platea, perlopiù di giovani, dicendo che: “La forza più in crisi oggi è proprio la gravità, perché ci hanno detto che è una forza universale, ma lìuniverso sta accelerando esponenzialmente la sua espansione. Negli ultimi anni stanno cambiando molti fenomeni e se ne parla pochissimo. Quali sono le cause di questi cambiamenti? Se ne sa poco. C’è stata sempre l’idea del cambiamento. Sia Gesù che Giordano Bruno parlavano di cambiamento, sembrava paradossale, e vedi il caso li hanno uccisi entrambi”. 

L’Intelligenza artificiale è già entrata a pieno titolo nella nostra società civile, si può scegliere se subirla o se adottare un sistema progressivo in cui potremo decidere di gestirla, sfruttarla o governarla.

Il professor Quartieri ha risposto al quesito iniziale su chi è più intelligente l’uomo o la macchina, in modo semplice, nonostante i dubbi instillati da Elon Musk: “Per quanto le macchine abbiano più dati in memoria, l’uomo resta un problem solving dinanzi ad una situazione complicata ed improvvisa, ha l’istinto, il cuore”. 

Ci sono settori come quello militare e sanitario in cui l’Intelligenza artificiale può essere utilizzata per la pianificazione di interventi, la scelta di strategie, il coordinamento delle risorse e l’addestramento prima di scendere sul campo o la sala operatoria. Il tutto riducendo sensibilmente anche i costi di gestione. Se ben utilizzata l’Ia sulla formazione, l’addestramento, non sostituisce, ma affianca l’uomo. 

Non è stato un caso che il pubblico fosse prevalentemente di giovani, che sono più propensi al cambiamento ed inclini ed aperti a ciò che attende il futuro. 

Aggiornato il 21 novembre 2023 alle ore 11:33