I nodi multisensoriali al servizio dei beni culturali

Dei nodi multisensoriali a basso costo – ovvero dei sistemi di misurazione ad alta tecnologia – permetteranno, nel breve periodo, di caratterizzare dal punto di vista geofisico, geologico, geotecnico e strutturale i monumenti e gli edifici di pregio. Il motivo è quello di implementare al meglio un early warning system (ews) che permetta di monitorare la tenuta del terreno e delle strutture, in modo tale da evitare grossi danni. Insomma, prevenire è meglio che curare, e quella che prima sembrava un’utopia – riuscire ad evidenziare in tempo reale i processi degenerativi, e avviare iniziative di prevenzione per la salvaguardia del bene nonché la tutela dei fruitori – sta per diventare realtà.

Questo prototipo è stato realizzato grazie al progetto HchLowCost GeoEngineering Check”, sviluppato da Homatron, Technoside, L&R Laboratori e Ricerche, Portable Lab Geology & Engineering, Rizzo Consulting, Università di Messina e Università di Catania. Il tutto, coordinato dal professore Bruno Andò dell’ateneo catanese, insieme al partenariato di queste aziende fortemente competenti nell’ambito della sensoristica, l’eccellenza del settore. Questa multidisciplinarietà è la pietra d’angolo per lo sviluppo di un progetto tanto innovativo quanto ambizioso, per affrontare lo sviluppo del complesso framework di monitoraggio e dell’analisi strutturale previsto per Hch.

Lo sforzo sinergico di queste realtà è stato presentato oggi nell’aula magna Oliveri della Cittadella universitaria di Catania, alla presenza di rappresentanti istituzionali e di esperti del settore tecnologico al servizio dei beni culturali. Dopo aver svelato i prototipi, l’ateneo siciliano ha previsto un dibattito durante il quale verranno trattati temi legati all’impatto delle soluzioni sviluppate dal progetto e all’importanza del monitoraggio strumentale per l’analisi e la valutazione dello stato di salute delle strutture.

Aggiornato il 24 ottobre 2023 alle ore 15:23