La guerra con altri mezzi: la demografia

Ho sentito abbastanza parlare delle Crociate, del fatto che l’America è stata costruita su terre rubate o che Israele si trova su terre occupate. Questo è quanto. Occorre farsene una ragione. A prevalere è stata la legge del più forte, così sono andate le cose. Ma ora stiamo assistendo alla conquista attraverso una strategia diversa, e l’Occidente è complice della sua stessa esecuzione.

La realtà è che, per la maggior parte della storia dell’umanità e della civiltà, le sorti del mondo sono state rette da civiltà e individui più potenti. Cito innanzitutto le Crociate perché, nell’ultimo quarto di secolo, ci è stato detto che il terrorismo musulmano è in qualche modo comprensibile a causa di esse. Siamo stati portati a credere che i malvagi cristiani europei invasero le terre degli innocenti e pacifici musulmani e cercarono di rubare la Terra Santa. Ebbene, questo è parzialmente vero. A partire dal 1095 e fino al 1291, varie spedizioni cristiane furono realmente inviate in Terra Santa per riconquistare Gerusalemme e i suoi dintorni. La prima Crociata ebbe successo nel 1099 e permise di fondare nell’area quattro Stati cristiani che sarebbero rimasti in piedi fino alla conquista dell’ultimo, nel 1291.

Sembra proprio che i cristiani fossero gli aggressori... finché non si prende in mano un libro di storia. Nel 600 d.C., l’Impero Romano d’Oriente, quello che oggi chiamiamo Impero Bizantino, si estendeva dallo Stretto di Gibilterra alla parte più orientale dell’odierna Turchia e comprendeva metà dell’Italia, tutta la Grecia, l’intero Egitto, Israele, la Siria e la Giordania. Era un impero cristiano, ed era stato costruito dalla potenza militare delle legioni romane nei precedenti 1200 anni. Nel 640, l’Impero Bizantino era un’ombra di sé stesso, ma sarebbe rimasto una potenza regionale per i successivi 800 anni.

Entro il 640, il califfato islamico, che aveva avuto inizio a Medina nel 622, avrebbe conquistato tutta la Penisola arabica; entro il 661, avrebbe preso tutto l’Iran moderno, metà della Turchia e gran parte dell’Egitto e della Libia; e entro il 750, il califfato avrebbe incluso tutta la Spagna, la Francia meridionale a ovest e gran parte del Caucaso a est. In effetti, solo l’eroica resistenza nella battaglia di Tours nel 732 impedì ai musulmani di conquistare tutta la Francia e potenzialmente l’intera Europa.

Questo è il reale contesto in cui vennero lanciate le Crociate. E tanto per essere chiari, il califfato non fu istituito, ampliato o mantenuto con una pacifica acquiescenza. Maometto da solo combatté 27 battaglie contro gli “infedeli” e la sanguinosa conquista continuò per secoli dopo la sua morte.

Ma ecco il punto... Ciò che fecero i musulmani non fu diverso da ciò che fecero tutti gli altri. I Mongoli costruirono il più grande impero terrestre al mondo conquistando il 25 per cento della massa terrestre del Pianeta e uccidendo il 10 per cento della popolazione mondiale.

Gli inglesi uccisero milioni di persone mentre costruivano un impero sul quale non tramontava mai il sole. Le potenze coloniali che sbarcarono per prime nel Nord e nel Sud America uccisero involontariamente milioni di nativi americani introducendo malattie, ma ingaggiarono anche guerre sanguinose (cruente da entrambe le parti), una tradizione che l’America seguì nel XIX secolo. Tuttavia, le potenze occidentali non erano diverse dagli Aztechi, dai Māori, dai Comanche, e dalla maggior parte delle civiltà in tutto il mondo.

Infatti, fino alla metà del XX secolo, la conquista era ciò a cui ambiva gran parte del mondo e la violenza era il modo in cui si decideva chi avrebbe esercitato il potere. In gran parte dell'Africa è ancora così. La violenza, o la minaccia a ricorrervi, è il modo in cui i problemi sono stati risolti nella maggior parte delle interazioni per gran parte della storia umana nel mondo. Chi ha la potenza fisica di farsi obbedire dagli altri di solito detta le regole.

Anche se la violenza permane e a volte scoppia in conflitti tra le nazioni o all’interno di esse, è vero che negli ultimi 75 anni si è assistito, in gran parte grazie al potere degli Stati Uniti, a un crollo storico del numero di morti per guerra. La violenza, almeno in Occidente, è stata per lo più abbandonata a favore di altre forme di potere decisionale. Che si tratti di commercio economico, di organismi internazionali come l’Onu o di negoziati diplomatici, quando scoppia un conflitto mortale è in genere l’ultimo di una lunga serie di tentativi di risoluzione.

Perché questo è rilevante nel 2025? Perché la civiltà che l’Occidente ha sviluppato si è trasformata in idiozia per gran parte della popolazione, in particolare per le élites. La prosperità ha, a quanto pare, ottenebrato i loro sensi. Non hanno alcuna comprensione della storia reale. Si adagiano sulle loro comode poltrone, guardano film e programmi televisivi e leggono post sui social media che dicono loro che il mondo è oppresso a causa dell’imperialismo occidentale e che è stata la violenza degli europei bianchi a distruggere la pacifica armonia dell’umanità.

La conseguenza di questa ignoranza storica e del disprezzo di sé è l’empatia suicida. In tutto l’Occidente, le élites di Sinistra hanno indottrinato gran parte della popolazione a pensare che, in qualche modo, le istituzioni e la civiltà costruite dagli europei esisteranno per sempre. Che in qualche modo, pur essendo allo stesso tempo malvagi, gli elementi essenziali della nostra civiltà relativamente pacifica e prospera potranno sopravvivere a prescindere da chi abita in Occidente. Prendono alla lettera Francis Fukuyama quando afferma che la storia si è sostanzialmente conclusa perché le democrazie liberali hanno vinto.

Il risultato logico di questa illusione è che, invece di rafforzare le fondamenta delle civiltà liberaldemocratiche, le élites importano milioni di uomini, per lo più in età militare, che hanno una visione del mondo completamente diversa, l’Islam. Inoltre, lo fanno con l’aspettativa che questi immigrati assimilino e interiorizzino i valori occidentali.

Chiunque presti attenzione riconosce che questo non sta accadendo. Jordan Peterson descrive così la realtà: quaranta su cinquanta Paesi a maggioranza musulmana nel mondo sono inferni autoritari. E solo tre sono democrazie: Marocco, Indonesia e Turchia. E non li collocherei nel rango più alto degli Stati eccezionali. Perché? È una deviazione dai principi o è la conseguenza dell’islamismo? Ora, nessuno vuole discutere, e non c’è da stupirsi.

Ci sono certamente dottrine nell’Islam che sono molto, molto difficili da conciliare con le democrazie cristiane occidentali, libere e liberali. E queste differenze non sono solo apparenti, sono profonde!

L’Islam è un problema per l’Occidente, ed è un problema crescente. Ma le élites occidentali, con le loro guardie del corpo, i conti bancari svizzeri e i quartieri esclusivi, non hanno idea del caos che stanno generando nelle loro nazioni. Questa è un’invasione proprio come lo furono le invasioni barbariche del IV e V secolo all’interno dei confini dell’Impero Romano. La differenza è che i Romani almeno combatterono fino alla sconfitta, mentre la maggior parte dei leader occidentali accoglie coloro che finiranno per sottometterli.

Per comprendere esattamente quanto sia grave questo comportamento da struzzo, basta guardare all’ultimo tentativo della Gran Bretagna di affrontare il problema della violenza. Deportazione degli stranieri criminali? No. Applicazione rigorosa delle leggi? Ovviamente no. No, i britannici stanno ora mettendo al bando le spade da samurai e condannano gli uomini bianchi a pene detentive più lunghe per... checks notes... per il fatto di essere bianchi.

Che si tratti della costruzione di una città conforme alla sharia nel cuore del Texas, delle manifestazioni di protesta in Europa che chiedono un califfato o del tasso di natalità più alto del 50 per cento tra i musulmani europei rispetto alla popolazione generale, questa è una guerra combattuta con altri mezzi che in questo caso è la demografia.

La civiltà occidentale ha creato più prosperità, libertà e progressi tecnologici di qualsiasi altra civiltà nella storia dell’umanità. Il risultato di questi progressi è stato quello di rendere gli occidentali deboli, grassi e volutamente ignari della natura dell’uomo e della storia delle civiltà. È un vero peccato, perché la schiavitù sa come chiarire la realtà, ed è esattamente dove l’Occidente è diretto se non se ne renderà conto presto. Il mondo tornerà a essere un luogo violento, governato da chi ha più potere e meno remore a usarlo. Non sarà un bene per nessuno, ma, in compenso, almeno le élites dovranno finalmente affrontare le conseguenze delle loro azioni.

(*) Tratto da American Thinker

Traduzione a cura di Angelita La Spada

Aggiornato il 08 aprile 2025 alle ore 15:46