
In un mondo segnato dal ritorno della politica di potenza, con guerre che si trascinano da decenni e nuove tensioni che emergono, la diplomazia sembra sempre più fragile. Dal Medio Oriente ai Balcani, dall’Africa all’Asia, le crisi internazionali mettono a dura prova la capacità di mediazione globale, mentre il vecchio ordine liberale cede il passo a un sistema multipolare ancora incerto. Su questi temi si accenderà il dibattito di sabato 22 marzo, alle 15,30, nel cuore di Milano, al Teatro San Lorenzo alle Colonne. L’evento, dal titolo Popoli e diplomazia nei conflitti planetari, è organizzato da Società Libera e vedrà protagonisti esperti di politica internazionale e reporter di guerra, con l’obiettivo di analizzare gli scenari attuali e interrogarsi sulle prospettive future.
A introdurre il convegno sarà Vincenzo Olita, direttore di Società Libera. Sul palco prenderanno poi la parola: il generale Marco Bertolini, il giornalista di guerra Fausto Biloslavo e Alberto Negri, editorialista de Il Manifesto e inviato di guerra. L’incontro affronterà le grandi sfide della geopolitica contemporanea, dalla guerra in Ucraina alle tensioni in Medio Oriente, fino alle crisi spesso dimenticate, come quella tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo o tra Kosovo e Serbia. Il filo conduttore è il rischio che il mondo precipiti in una spirale di conflitti sempre più incontrollabili, con popoli ed etnie intrappolati in guerre esistenziali, in cui la religione e la cultura sovente maschera interessi politici ed economici. La domanda del convegno è: c’è ancora spazio per la diplomazia? Oppure il futuro sarà dominato dagli interessi di potenza, con gli Stati costretti a scegliere da che parte stare?
Aggiornato il 20 marzo 2025 alle ore 13:06