“Risultati straordinari”

“Non sto esagerando”, ci ha tenuto a precisare Benjamin Netanyahu. Al Times of Israel il premier israeliano ha parlato, molto probabilmente con lo stesso sorriso che aveva in conferenza stampa con Donald Trump, del piano per Gaza stipulato dai due leader. Il primo ministro di Tel Aviv ha raccontato che il suo incontro con il presidente degli Stati Uniti ha portato a “enormi risultati che possono garantire la sicurezza di Israele per generazioni”. Poche ore dopo il suo ritorno da Washington, Bibi ha aggiunto che “qui ci sono opportunità di possibilità che credo non abbiamo mai sognato, o almeno fino a pochi mesi fa non sembravano possibili, ma lo sono”. Netanyahu non ha approfondito il contenuto dei discorsi, anche se Trump ha parlato ampiamente della sua visione di portare Gaza sotto il controllo degli Stati Uniti, dopo averla liberata dai suoi 2,3 milioni di residenti trasformandola nella riviera del Medio Oriente. A proposito del piano, Netanyahu ha affermato che il presidente ha proposto una “visione rivoluzionaria e creativa” che “aprirà molte possibilità” per Israele. Il tycoon e Bibi sono stati d’accordo su ogni parte del trattato di pace tra Israele e i terroristi di Hamas. Inoltre, “tutti gli obiettivi della guerra che ci siamo prefissati devono essere portati a termine: eliminare Hamas, restituire tutti i nostri ostaggi, garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, riportare tutti i residenti nel nord e nel sud e, naturalmente, impedire all’Iran di ottenere armi nucleari”, hanno concordato i due leader. La visita del premier di Tel Aviv alla Casa Bianca è stato un punto di svolta per Israele, ribadendo l’impegno a far rispettare il cessate il fuoco con Hamas a Gaza.

Anche Mike Huckabee, l’ambasciatore della seconda era Trump in Israele, si è soffermato sul fatto che non c’è margine di sopravvivenza per Hamas nella visione del tycoon sul futuro di Gaza. “Finché Hamas esisterà, sarà una minaccia per gli israeliani. Vogliono la distruzione dello Stato ebraico”, ha spiegato il diplomatico. “Penso che durante questa amministrazione realizzeremo qualcosa di proporzioni bibliche in Medio Oriente”, ha aggiunto Huckabee. E ancora: “Una cosa che sappiamo è che Hamas non potrà esistere. Questo è un fatto assodato. Speriamo che la gente ascolti il presidente Trump. Non pensa fuori dagli schemi. Butta via gli schemi e dice: cominciamo con una tabula rasa”.

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha dichiarato in un’intervista a Meet the Press della Nbc che le Forze di difesa israeliane “continueranno a distruggere Hamas se non rispetterà i termini del cessate il fuoco”. A proposito della proposta di Trump di sfollare la popolazione di Gaza, Waltz ha dichiarato che il presidente americano la vede “in termini molto pratici”, non volendo “ripetere la definizione di follia”, investendo miliardi nella ricostruzione senza una soluzione a lungo termine. “Si sta chiedendo, in modo umano, cosa succederà a queste persone? Tutti nella regione dicono di avere il cuore spezzato per i palestinesi – giustamente – ma se non vi piace il suo piano, allora venite al tavolo con il vostro. Stiamo assistendo a ogni tipo di contatto, con offerte di assistenza, e queste conversazioni sono in corso”, ha aggiunto. “Il presidente Trump è un costruttore e un negoziatore in capo. Capisce che questa situazione non ha senso. Chiunque – media compresi – non sia d’accordo con la sua proposta, ci porti un piano migliore”.

Aggiornato il 10 febbraio 2025 alle ore 10:19