Macron e il piano B per le Olimpiadi

A tre mesi dall’inaugurazione delle Olimpiadi i problemi non finiscono. Tra Senna inquinata, allerta terrorismo e situazione internazionale più tesa che mai, i preparativi per i Giochi olimpici di Parigi procedono nonostante tutto. A circa 90 giorni dal via di Parigi 2024, la Francia ha annunciato un’alternativa alla cerimonia inaugurale, prevista in pompa magna lungo la Senna per il 26 luglio prossimo. Il presidente transalpino Emmanuel Macron ha preparato, con i collaboratori del caso, un “piano B”, qualora si presentassero eccessivi rischi per la sicurezza dell’evento. Nel caso in cui non fosse oggettivamente possibile procedere con l’inaugurazione pensata dal Comitato olimpico, allora questa sarà limitata al Trocadéro – un’area monumentale sulla riva destra della Senna – oppure, nella peggiore delle ipotesi, l’inaugurazione si svolgerà allo Stade de France, l’impianto sportivo che ospita le nazionali francesi di calcio e rugby. L’impianto era stato offerto anche al Paris Saint-Germain, ma per motivi economici la compagine parigina ha deciso di rimanere al Parco dei Principi.

“Possiamo farcela e lo faremo”, ha annunciato questa mattina Macron a Bfm Tv e a Radio Monte Carlo. Secondo il presidente della Repubblica francese ci sono il piano A, “i piani B e anche C”. Insomma, guai a farsi trovare impreparati in mondovisione. Il Comitato e il Governo francese stanno preparando “in parallelo” le diverse opzioni, visto che “faremo un analisi in tempo reale” dei rischi, ha spiegato Macron. Dopo l’attacco terroristico a Mosca del 22 marzo scorso, l’Esecutivo transalpino ha deciso di alzare l’allerta antiterrorismo del piano Vigipirate – voluto nel 1978 dall’ex presidente Valéry Giscard d’Estaing – al livello più alto di attacco d’emergenza.

Inoltre, il capo di Stato ha annunciato di voler fare tutto ciò che è in suo potere per raggiungere “una tregua olimpica” durante i Giochi di Parigi. Queste Olimpiadi, vista e considerata la situazione geopolitica – aggravata ancor di più dall’attacco iraniano a Israele – dovranno essere “anche un momento diplomatico di pace”, secondo Macron. “Vogliamo lavorare per la tregua olimpica e penso che questa sia un’opportunità sulla quale cercherò di coinvolgere molti dei nostri partner” ha continuato il presidente. Come la Cina, il cui presidente Xi Jinping “verrà a Parigi tra poche settimane”, ha concluso Emmanuel Macron.

Aggiornato il 15 aprile 2024 alle ore 16:21