Il Costa Rica tutela e valorizza il proprio patrimonio naturalistico

Dal Costa Rica giunge un esempio virtuoso di promozione del territorio, marketing territoriale e tutela dell’ambiente, con la conseguente crescita della cooperazione turistica tra l’Italia e il Paese dell’America Centrale. L’Ambasciata del Costa Rica in Italia ha rilanciato tramite i canali social le attrattive e la bellezza del Sistema Nacional de Áreas de Conservación de Costa Rica (Sinac), partendo dal Rifugio Nazionale della Vita Selvatica di Caño Negro, una delle attrazioni dell’Área de Conservación Arenal Huetár Norte. Con il nuovo anno, il Paese centroamericano punta alla crescita del turismo sostenibile e ai viaggi esotici immersi nella natura con la promozione e la valorizzazione del rifugio e del patrimonio naturalistico dell’Arenal Huetár Norte Conservation Area (Acahn). Il rifugio è tra i più importanti del Paese, tutelato fin dal 1991 e rappresenta un ecosistema unico al mondo. Nelle sue lagune vivono studiatissimi pesci d’acqua dolce, come il noto Gaspar, famoso per la presenza di enormi scaglie sul corpo, una bocca allungata e un gran numero di denti, una specie conosciuta dagli scienziati che conducono ricerca sugli animali prestorici. La zona delle pianure settentrionali ospita foreste umide “sempreverdi” e pianure fertili, ambienti naturali ottimali, dei santuari per gli uccelli acquatici. Ci sono fiumi nei quali è possibile vivere avventure e osservare la natura, come ad esempio: Peñas Blancas, San Carlos, Toro, Puerto Viejo e Sarapiquí, alcuni di loro di grande importanza per la navigazione attuale. Il Cantone di Sarapiquí è riconosciuto come sito di ricerca scientifica ed è l’ultimo rifugio di specie altamente minacciate come l’ara verde. Inoltre, la zona è caratterizzata dalle sue famose fiere, nelle quali non mancano i campionati di cavalcata di tori e le aste di bestiame.

Il patrimonio naturalistico del Costa Rica ha un valore globale riconosciuto in tutto il mondo per la sua estrema importanza paesaggistica e naturalistica, con la presenza di numerosi parchi naturali che coprono circa 1/4 della sua piccola superficie. Per la sua politica ambientalista, il Costa Rica è diventato una vera e propria “Bandiera dell’ecoturismo” e molti sono i suoi siti dichiarati patrimonio dell’Unesco. Il clima tropicale che contraddistingue il Paese, lo rende molto appetibile per i turisti che troveranno sempre temperature alte ad accoglierli.

La scoperta turistica del Costa Rica non è solo legata alle meraviglie paesaggistiche e dell’ambiente ma il Paese rappresenta un modello anche per lo studio dell’antropologia e delle civiltà antiche. Ancora oggi, alcune delle lagune locali sono considerate dei luoghi sacri della cultura indigena Malecu e i maggiori ritrovamenti della civiltà precolombiana sono avvenuti nell’area del Delta del Diquís, nella Penisola di Osa e sull’Isla del Caño. Molto note sono le “Las Bolas”, le sfere di pietra del Costa Rica, una serie di oltre trecento “Petrosfere” ritrovate a partire dal 1939 nel sud-ovest del Paese. Si stima che le sfere risalgono all’epoca precolombiana, dunque a oltre 2000 anni fa, e per questo vengono anche chiamate sfere di Diquís, essendo la loro costruzione attribuita all’estinta e omonima cultura. Alcuni esemplari sono conservati nel Museo nazionale di San Jose, mentre altri si trovano in siti archeologici dichiarati Patrimonio Unesco dall’anno 2014.

Aggiornato il 10 gennaio 2023 alle ore 16:19