Gender, Irlanda: docente arrestato per un pronome

Un professore di una scuola cristiana irlandese, Enoch Burke, è stato arrestato per le vicende conseguenti all’aver rifiutato di usare un pronome neutro verso uno studente transgender. Secondo quanto riportato dai media, il professore sarebbe stato sospeso dalla scuola e, nel corso del procedimento disciplinare, il giudice gli ha ingiunto di non svolgere attività d’insegnamento e di non frequentare i locali scolastici. Recatosi ugualmente all’istituto per svolgere l’attività didattica, ritenendo illegittima la sospensione disposta, sarebbe stato per ciò accusato di violazione dell’ordine del giudice e arrestato per oltraggio alla corte.

Per questa via, il rifiuto da parte del docente di utilizzare un linguaggio gender fluid si è trasformato in un provvedimento di restrizione della libertà personale di un docente: e per di più all’interno di una scuola religiosa! Al di là degli aspetti procedurali, propri del sistema irlandese, la vicenda è indicativa degli esiti che derivano all’introduzione nell’ordinamento giuridico delle ideologie del gender, in termini di compromissione di libertà fondamentali come quella d’insegnamento, e finanche di quella personale, senza che la natura non statale della scuola costituisca un argine.

Come più volte osservato da questo Centro Studi per tutti, la giusta protezione dovuta a ogni persona non richiede l’approvazione di leggi ideologiche, come quella – il Ddl Zan – che il Parlamento un anno fa era a un passo da approvare, e che oggi costituisce priorità programmatica di più d’una forza politica in vista delle elezioni. È da scongiurare il rischio che in Italia qualcuno, come il professor Burke, finisca in carcere per aver utilizzato un pronome che il destinatario percepisce come inadatto.

(*) Tratto dal Centro studi Rosario Livatino

Aggiornato il 08 settembre 2022 alle ore 13:05