Le tendenze che rivelano il futuro politico si basano sui flussi di capitale. Le valute salgono e scendono perché, innanzitutto, questo è il modo in cui il capitale internazionale vota la fiducia nei governi politici. Lo si è visto con gli spread all’interno dell’Eurozona e lo si vede col dollaro, negli ultimi tempi rivalutatosi perché la fiducia nell’Europa è crollata. Se il capitale percepisce un problema in una regione, fuggirà in un’altra. Il dollaro statunitense è salito durante la Prima e la Seconda guerra mondiale perché, a differenza dell’Europa, le strade degli Stati Uniti non correvano il rischio di essere invase dai carri armati.
Anche oggi, con la prospettiva di guerra in Europa, i flussi di capitali indicano la principale valuta di riserva come porto sicuro per il capitale internazionale anche se non a lungo termine. Purtroppo le prospettive peggioreranno poiché con gli attuali neoconservatori psicopatici nella Casa Bianca, la Terza guerra mondiale è diventata inevitabile. Vogliono la distruzione della Russia e pensano di poter davvero fare la guerra mantenendola convenzionale e poi vincerla.
Pensano stupidamente che rimuovere Vladimir Putin in qualche modo farà crollare la Russia tra le braccia dell’Occidente. Mai queste persone in politica estera hanno guardato oltre il proprio naso. Il rischio di una guerra globale dunque su larga scala è diventato massimo perché rifiutano qualsiasi soluzione politica. Le sanzioni occidentali che hanno distrutto l’economia globale non causeranno il cambio di regime in Russia che non avrà altra scelta che legarsi alla Cina. Non finirà bene perché questi due Paesi difenderanno la propria sovranità. Cosa segnala il rischio di un’imminente guerra totale?
Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti di recente Giappone e Cina hanno svenduto le partecipazioni dei Treasury statunitensi. A partire dal mese di maggio, in particolare, le disponibilità cinesi di debito pubblico statunitense sono scese, per la prima volta, sotto il trilione di dollari. Il fatto che la Cina scarichi il debito statunitense segnala crescenti tensioni geopolitiche anche se si potrebbe obiettare che, approfittando dell’alto valore del dollaro, il Dragone abbia voluto solo realizzare un profitto. Tuttavia non stiamo solo assistendo a deflussi dalla Cina, ma anche da tutti i mercati emergenti su una scala semplicemente senza precedenti. Il totale delle partecipazioni estere è diminuito, nel giro di pochi mesi, di quasi otto trilioni di dollari poiché coloro che vedono ciò che sta arrivando non vogliono avere in carico partecipazioni pubbliche che in caso di guerra verrebbero azzerate.
Come se non bastasse i tassi sono destinati a salire e tutte le valute a collassare poiché i Paesi indebitati in dollari saranno costretti a pagare molto di più del previsto. I governi dei Paesi emergenti stanno cadendo come birilli. La malattia inizia sempre negli arti, poi si sposta al torace e infine colpisce il cuore. Così debito, inflazione e aumento del dollaro, dopo la periferia, colpiranno anche i governi europei. La tempistica dei deflussi di capitale verso la principale moneta di riserva è chiaramente collegata alle sanzioni senza precedenti contro la Russia che ricordano le sanzioni statunitensi imposte al Giappone e il congelamento di tutti i loro beni negli Stati Uniti che hanno preceduto Pearl Harbor e portato gli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.
Come per Seconda guerra mondiale anche la Terza guerra mondiale è già iniziata nei mercati finanziari e inevitabilmente sfocerà in una vera e propria guerra aperta. L’amministrazione Biden, affiancata dai neocòn si sta muovendo per compiere questo passo successivo. La guerra senza fine in Ucraina è stata creata deliberatamente ma i media occidentali non riporteranno la verità e punteranno sempre il dito contro Putin. I nostri leader mondiali senza cervello hanno bisogno di una guerra nella speranza di creare un default del debito globale. Questa è infatti la soluzione finanziaria che vogliono adottare per salvare le loro società piene di debiti. In Europa, più di otto anni di tassi di interesse negativi hanno spazzato via i fondi pensione. Le banche di New York non prestano più contro il debito sovrano europeo.
I governi europei non possono più finanziarsi e la banca centrale non può acquistare il loro debito insolvente all’infinito. L’unica soluzione che vedono è il default, incolpando la Russia e quindi iniziare la guerra globale come presupposto per creare una nuova Bretton Woods e il nuovo ordine mondiale. Hanno scelto Joe Biden come presidente sapendo che le sue capacità mentali sono seriamente compromesse e fa semplicemente quello che gli viene detto. Avevano bisogno di un presidente senile per spingere l’occidente in guerra in modo che le Nazioni Unite possano emergere come il nuovo governo mondiale. Il suo nome sarà ricordato nell’infamia perché è sempre il presidente che la storia ricorda, non le figure oscure dietro il sipario che sollecitano ogni sua azione mentre gli cambiano i pannoloni.
Queste persone sono veramente pazze. Le cose potrebbero precipitare nel giro di pochi mesi, come accade per le correzioni nel mercato azionario e scatenare la guerra globale. Sarà il flusso dei capitali dalle potenziali zone di guerra a rivelarlo. Chi non ha gli occhi per vedere cosa e perché sta succedendo, come diceva un tale, li avrà per piangere. In ogni caso è meglio iniziare a far scorta di cibo non deperibile. Una scatoletta alimentare, in tempo di guerra, potrebbe valere molto di più dei contanti.
Aggiornato il 26 luglio 2022 alle ore 11:25