Procedure di costituzione e gestione di un Trust nel Principato del Liechtenstein risultano essere particolarmente preoccupanti.

Il Principato del Liechtenstein conta poco più di 34mila abitanti, sono insediati circa 14mila tra Trusts e Fondazioni e vi operano circa 500 tra Trustees e Law Firms.

Fin qui nulla di strano, ciascun Paese punta e sviluppa i settori produttivi nei quali riscuote maggior successo. Nel Principato del Liechtenstein però sembrebbe possibile costituire e registrare presso il locale Company Register, Trusts Testamentari stabiliti tramite Atto Costitutivo nel quale interviene in sostituzione del Disponente Reale, una fiduciaria del Principato. In aggiunta sembrebbe possibile trasferire a tale Trust testamentario i beni del Disponente Reale tramite semplici documenti, formati da due o tre righe, che non integrano alcuno dei requisiti di garanzia posti dalle Normative Successorie o semplicemente civilistiche degli Stati cui sono soggetti i Disponenti Reali.

Non finisce qui, in quanto nel Principato del Liechtenstein sembrerebbe possibile la registrazione di Trusts Testamentari a cura della fiduciaria che firma l’Atto Costitutivo senza il minimo accertamento: sulla capacità mentale del Disponente Reale, vengono registrati Trusts nei quali il Disponente Reale è notoriamente soggetto alcolizzato o soggetto a patologie che ne compromettono la capacità mentale; sulla capacità di agire del Disponente Reale, vengono registrati Trusts che violano in maniera eclatatante le Norme Successorie dello Stato del Disponente Reale, dello stesso Principato del Liechtenstein e quelle stabilite dalle Convenzioni Internazionali di Diritto Privato, di Diritto Sucessorio e Trusts; sulla effettiva volontà del Disponente Reale, se il Disponente chiede uno strumento successorio è chiaro che il Trust debba essere un Trust Testamentario e non un normale Trust inter-vivos; sulla violazione della legge del Principato del Liechtenstein del 19 settembre 1996 (Iprg) che ha ratificato le Convenzioni Internazionali in materia di Diritto Privato e Diritto Successorio; sulla violazione di Norme del Codice Penale del Principato del Liechtenstein ed in particolare dell’art. 93 (Indotta disperazione di Incapace), dell’art. 155 (Circonvenzione di Incapace), dell’art. 153 (Abuso di Fiducia), dell’art. 146 (Frode), dell’art. 127 (Tentato Furto) e dell’art. 144 (Tentata Estorsione); sulla violazione di Norme Civilistiche del Principato del Liechtenstein ed in particolare dell’art. 2 del Pgr e dell’art. 2 della Legge sulla Proprietà n. 214 del 31 dicembre 1922 (Buona Fede Contrattuale).

Se dopo la costituzione del Trust venisse a mancare il Disponente Reale sembrerebbe consentito ai Trustees di ignorare la previsione contenuta nell’articolo 785, comma 3 del Codice Civile del Principato del Liechtenstein che disciplina la revocabilità delle assegnazioni al Trust costituito nei due anni prima della morte del Disponente Reale.

Inoltre, risulterebbe consentito ai Trustees di ignorare la revoca del Trust disposta dal Disponente Reale con successivo Testamento conforme alle Norme dello Stato di sua ultima residenza.

Tutto ciò sembrerebbe non solo possibile, ma anche normale e ricorrente. Durante la vita del Trust può poi capitare che l’avvocato di presunta Fiducia del Disponente Reale, fatto nominare anche quale Trustee Professionale, ad un certo punto decida di perseguire finalità e interessi diversi da quelli del Disponente Reale (nel frattempo deceduto) e dei beneficiari del Trust e che nel suo duplice ruolo di avvocato e Trustee, decida di revocare il Family Trustee del Trust voluto dal Disponente Reale, di revocare tale Family Trustee anche dalle cariche direttive dei veicoli del Principato del Liechtenstein che detengono le azioni di una multinazionale con il proposito anche dichiarato di favorire la conferma della governance in carica della stessa. Sarebbe poi consentito a tale Trustee e Avvocato di Famiglia di portare in giudizio per anni, di fronte alle locali Corti del Principato, i Beneficiari ed il Family Trustee del Trust, sottoponendoli a stress e pressioni inaudite e compromettendone anche la salute psicofisica senza che ciò comporti l’intervento di alcuna delle Autorità del Principato del Liechtenstein.

Purtroppo la mini-riforma sulla disciplina delle attività dei Trustees, in vigore da luglio 2020, non risulta neanche lontanamente in grado di porre fine alle ricorrenti pratiche poste in essere dai Trustees del Liechtenstein, anche in chiara ed inequivocabile violazione di diritti umani inviolabili.

(*) In foto Bruno Capone, Fouding Partner Law Firm Lextray Luxembourg

Aggiornato il 05 ottobre 2020 alle ore 11:36