London Bridge, freddato l’attentatore condannato per terrorismo

Ventotto anni e la voglia di uccidere. Si chiamava Usman Khan l’attentatore che ieri sul London Bridge ha accoltellato i passanti uccidendone due e ferendone altri tre, prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia. Khan era stato rilasciato in libertà vigilata l’anno scorso, dopo aver scontato sei anni per reati di terrorismo. Khan era stato condannato nel 2012 e rilasciato a dicembre 2018 “su licenza”, il che significa che avrebbe dovuto soddisfare determinate condizioni o sarebbe tornato in carcere.

Diversi media britannici hanno riferito che indossava un braccialetto elettronico alla caviglia. Prima dell’attacco Khan stava partecipando a un evento a Londra ospitato da Learning Together, un’organizzazione con sede a Cambridge che lavora nell’istruzione dei carcerati. L’antiterrorismo britannica afferma che la polizia non sta attivamente cercando altri sospetti.

L’aggressore, prima dell’arrivo della polizia, è stato affrontato e bloccato da alcuni cittadini. Uno di loro  si è buttato addosso al terrorista cercando di salvare la vita di una donna. Si tratta di James Ford, un assassino che da poco ha ottenuto la libertà vigilata. L’incredibile storia è stata rivelata dal Mail online. Ford, 42enne, è stato incarcerato a vita nell’aprile 2004 per l’omicidio di Amanda Champion, strangolata e sgozzata: il suo corpo fu  trovato abbandonato su un mucchio di rifiuti vicino alla sua casa di Ashford, nel Kent, nel luglio precedente. Aveva 21 anni, ma un’età mentale di 15.

Aggiornato il 30 novembre 2019 alle ore 11:59