Proteste in Catalogna: Sanchez contestato

Pedro Sanchez è stato contestato dai manifestanti in Catalogna. Il premier ad interim spagnolo è stato oggetto di un’accesa contestazione a Viladecans, vicino al capoluogo, durante un comizio pre-elettorale. Ieri è stata una serata di proteste in varie città catalane. Circa 200 giovani hanno manifestato con un sit-in a Barcellona per “la fine della repressione”. È quanto riferisce il quotidiano spagnolo El Pais.

Attaccato da un gruppo di indipendentisti dei Comitati di difesa della Repubblica (Cdr) Sanchez ha usato parole dure contro l’indipendentismo estremista: “C’è stato un attacco da parte dei violenti nei confronti della società catalana”, ha detto. “Non c’è molta differenza tra l’ultradestra in Spagna e l’indipendentismo più recalcitrante”, ha affermato in un tweet.

Intanto, prosegue anche lo sciopero degli universitari contro la sentenza sui nove leader indipendentisti. La Corte suprema spagnola ha infatti condannato: l’ex vicepremier Oriol Junqueras, la ex speaker del Parlamento catalano Carmen Forcadell, i leader indipendentisti Jordi Sànchez e Jordi Cuixart, e gli ex ministri catalani Dolors Bassa, Joaquim Forn, Raul Romeva, Jordi Turull e Josep Rull. Gli altri tre imputati, a piede libero, Carles Mundó, Meritxell Borràs, Santi Vila, sono stati condannati a delle ‘ammende’.

Aggiornato il 31 ottobre 2019 alle ore 15:43