Germania, il neonazista di Halle poteva fare una strage

Il killer aveva deciso tutto da tempo. “Aveva con sé quattro chilogrammi di esplosivo”. È quanto ha confermato il procuratore generale tedesco Peter Frank a proposito dell’attentato terroristico contro la sinagoga di Halle, in Sassonia, dove si trovavano fra i 70 e gli 80 fedeli per la festività ebraica che celebra il giorno dell’espiazione dello Yom Kippur. Nella sparatoria hanno perso la vita un uomo e una donna. Due i feriti. Stephan Balliet, il 27enne neonazista, puntava a fare una strage.

Il giovane, in divisa militare verde scura e con un elmetto con mini telecamera in testa ha sparato in strada e, lanciando ordigni, ha cercato invano di fare irruzione nel tempio ebraico gremito di fedeli per la festa. Il killer ha filmato la propria azione per 35 minuti e nel video, postato su un sito di videogame. Lo si è sentito urlare prima di aprire il fuoco che “la radice di tutti i problemi sono gli ebrei”. L’autore avrebbe tentato il suicidio prima di essere arrestato dalla polizia.

Frank, nella dichiarazione trasmessa dal canale di notizie dalla tivù pubblica tedesca, ha detto quanto “abbiamo vissuto era terrore. Secondo le nostre conoscenze, Stephan Balliet si era posto come obbiettivo quello di compiere un massacro nella sinagoga di Halle”.

L’attentatore, “connotato da un pauroso antisemitismo, xenofobia, razzismo, si era armato in maniera pesante, con diverse armi, apparentemente di costruzione artigianale, e con una grande quantità di esplosivo: solo nell’auto sono stati rinvenuti circa quattro chili di esplosivo”, ha detto il magistrato ribadendo che “voleva andare nella sinagoga per uccidervi un grande numero persone”.

Il presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier ha detto che “la Storia ci ammonisce, il presente ci impegna. Alla società tedesca tutta intera è richiesto un “fermo atteggiamento di solidarietà” nei confronti degli ebrei. Dobbiamo permanentemente essere uniti contro la violenza che abbiamo vissuto ieri. Dobbiamo proteggere la vita ebraica”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Steinmeier, ha detto di avere “seguito con partecipazione e sgomento le notizie sul proditorio gesto di violenza che ha insanguinato la città di Halle, colpendo tra l’altro uno dei luoghi più significativi per la locale comunità ebraica proprio nel giorno dello Yom Kippur”.

Aggiornato il 10 ottobre 2019 alle ore 18:24