Corea Nord a Seul: “Basta intromissioni nei rapporti con Usa”

La Corea del Nord chiede a Seul di non “intromettersi” nelle relazioni con gli Stati Uniti. Pyongyang non vuole affatto che la Corea del Sud provi a mediare nei rapporti con gli Stati Uniti. Ieri, in un’intervista, il presidente Moon Jae-in ha parlato di contatti “dietro le quinte” tra Usa e Corea del Nord, nonché di comunicazioni intercoreane attraverso una serie dei canali.

Un funzionario del ministero degli Esteri della Corea del Nord ha ribadito la richiesta di Pyongyang agli Stati Uniti di lavorare a una proposta accettabile da entrambe le parti, che sia in grado di superare, entro la fine dell’anno, lo stallo negoziale sulla denuclearizzazione della penisola coreana. E il Nord “non farà mai ricorso” alla Corea del Sud quando tratta con Washington. Respinti e definiti “falsi”, inoltre, i commenti di Moon sulle comunicazioni intercoreane in corso attraverso vari canali. “Il funzionari sudcoreani agiscono come se ci fossero vari scambi e colloqui dietro le quinte tra Nord e Sud, ma non c’è niente”.

La Kcna ha ricordato che a Washington “non resta molto tempo ancora” fino alla fine dell’anno, scadenza fissata dal leader Kim Jong-un per riavvivare il dialogo. Moon, che ha voluto riprendere i rapporti con Pyongyang, ha incontrato Kim tre volte e ha favorito l’avvicinamento del supremo comandante al tycoon. La visita di Donald Trump a Seul, insieme alla sua volontà di recarsi e tenere un discorso alla Dmz, la linea di confine tra le due Coree, ha alimentato le voci dei media su un incontro a tre al villaggio di Panmunjom, ma Trump ha escluso personalmente l’ipotesi dicendo che non avrebbe visto Kim.

Trump, prima di partire per Osaka, dove parteciperà al G20 e dove incontrerà il presidente cinese Xi Jinping, ha detto che andrà “in Corea del Sud, dopo la chiusura del G20. E vi resteremo per circa un giorno. Abbiamo molti meeting in programma con molti Paesi diversi”.

Aggiornato il 27 giugno 2019 alle ore 14:07