“Lo Stato di Israele si aspetta che l’Unione europea agisca con piena trasparenza e sveli la portata del suo aiuto finanziario alle organizzazioni che hanno legami con il terrorismo e promuovono i boicottaggi contro Israele”.
Il siluro a Federica Mogherini promana dal ministero degli Affari strategici di Gerusalemme ed è contenuto in un rapporto inviato in maniera segreta venerdì scorso alla Commissione europea. È stato rivelato ieri da Israel Hayom, che adesso ne chiede conto ai Paesi dell’Unione. Magari perché fermino la Mogherini e la Ue dal proseguire questo tipo di finanziamenti contro chi incita all’odio e al terrorismo, in violazione delle stesse regole europee. La cosa è stata riportata anche dalla Associated Press, per la cronaca.
Sono una dozzina le Organizzazioni non governative finite nel mirino dello Stato ebraico. Diplomatica la prima reazione dalla Commissione: “Siamo, naturalmente, lieti di esaminare tutte le informazioni pertinenti ricevute relative alle attività finanziate dall’Ue: denaro proveniente dal bilancio dell’Ue può essere speso solo per lo scopo per il quale è stato contratto, in base a regole rigorose di trasparenza ed è soggetto ad ampi requisiti di monitoraggio”.
Ma le prove del dossier segreto sembrano schiaccianti: in totale le Ong anti-israeliane hanno ricevuto un totale di 5 milioni di euro (5,9 milioni di dollari) solo nel 2016. A questi soldi si aggiungono i finanziamenti indiretti altrettanto consistenti. Una delle Organizzazioni non governative accusate da Israele è la Norwegian People’s Aid, che ha ricevuto oltre 1,7 milioni di euro nel 2016. Proprio il Dipartimento di giustizia americano a proposito di questa organizzazione norvegese ha rivelato di averle imposto un patteggiamento giudiziario per chiudere un’accusa di “aver fornito formazione e consulenza di esperti o assistenza ad Hamas”, cioè un gruppo terroristico, almeno per gli Stati Uniti. Oltre che per qualunque mente razionale nell’Occidente. La stessa organizzazione ha ammesso di aver svolto analogo ruolo con il Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp) e con emissari dell’Iran e ha deciso di pagare 5,2 milioni di dollari per chiudere la cosa. Altri gruppi individuati nel rapporto di venerdì sono l’organizzazione britannica War on Want, il gruppo olandese anti-guerra Pax e alcuni gruppi palestinesi tra cui Pngo Net, che funge da ombrello per coordinare la cosiddetta “società civile palestinese”. Poi c’è il famigerato Centro palestinese per Human Rights. Nel rapporto si parla anche dei finanziamenti indiretti europei ad Al-Haq, che ha legami con il Fplp e ricopre un ruolo chiave nella campagna per delegittimare Israele.
Last but not least, l’organizzazione Mossawa che si oppone all’esistenza di Israele come Stato ebraico incoraggia l’insubordinazione militare, si oppone ai simboli dello Stato di Israele, a partire dalla bandiera con la stella di David, che secondo la sua logica distorta sarebbe “solo per gli ebrei”. Ebbene, questi signori dalla Ue negli ultimi cinque anni avrebbero ricevuto oltre 5 milioni e mezzo di euro.
Aggiornato il 29 maggio 2018 alle ore 15:41