Catalogna, la procura chiede un mandato d’arresto europeo contro Puigdemont

La giudice Carmen Lamela ha ordinato ieri la detenzione provvisoria del vicepresdente Oriol Junqueras e di sette ministri del Governo catalano destituito del President Carles Puigdemont. Per l’ottavo ministro oggi interrogato, Santi Vila, che si era dimesso il giorno prima della dichiarazione di indipendenza, Lamela prevede possa evitare la detenzione con il pagamento di una cauzione di 50mila euro. La procura spagnola ha chiesto a Lamela di emettere un mandato di arresto europeo contro il President catalano Carles Puigdemont e i suoi 4 ministri che si trovano in Belgio e ieri non si sono presentati a Madrid per essere interrogati. Oriol Junqueras, era stato il primo ad arrivare ieri mattina all’Audiencia Nacional che lo ha convocato insieme agli altri ex membri del “Govern” indagati per “ribellione”. In un comunicato diffuso mercoledì sera a Bruxelles, scrive la stampa belga, l’ex presidente Carles Puigdemont, in Belgio insieme ad altri quattro suoi ministri, ha ribadito che non tornerà in Spagna denunciando “un processo politico” nei suoi confronti.

Intanto la procura federale belga non ha ancora ricevuto il mandato d’arresto europeo per Carles Puigdemont ed i suoi quattro ministri. Lo ha detto all’Ansa il portavoce della procura Eric Van Der Sypt. In ogni caso, secondo quanto spiegato, prima di procedere, il documento deve essere tradotto, e un giudice istruttore ne deve valutare la validità legale. Nel caso in cui il documento sia ritenuto valido, sarà il giudice istruttore belga, entro 24 ore, ad emettere il mandato d’arresto nel Paese, e da quel momento Puigdemont ed i suoi ministri saranno segnalati come ricercati. Inoltre, entro 15 giorni dall’avvio del procedimento, un tribunale federale dovrà rendere esecutivo il mandato, contro il quale gli interessati potranno presentare un appello, anche in questo caso sono previsti quindici giorni.

Aggiornato il 03 novembre 2017 alle ore 10:49