Las Vegas: il killer puntava al festival di Lollapalooza

Due mesi prima di compiere la strage di Las Vegas, Stephen Paddock aveva prenotato al Blackstone Hotel Chicago due camere con vista sul palco principale del mega festival rock Lollapalooza, uno dei maggiori a livello mondiale, cui quest’anno hanno partecipato circa 400mila persone, tra cui Malia Obama, la figlia maggiore dell’ex presidente Usa. Lo scrive Tmz, senza citare fonti. Potrebbe essere l’indizio che Paddock stava pianificando un massacro da mesi. L’autore della strage di Las Vegas aveva affittato una stanza anche in un altro hotel in contemporanea con un festival di musica tenutosi il 22-24 settembre. Lo sceriffo locale non esclude che Paddock abbia avuto complici. Nella sua auto sono stati trovati 1600 caricatori e 22 km di esplosivo. Probabilmente voleva fuggire dopo la strage: ha sparato 200 colpi contro una guardia che si è avvicinata alla stanza.

L’autore del massacro di Las Vegas chiese una stanza ad un piano alto del Mandalay Bay Hotel e con vista sul concerto, stando a documenti consegnati agli inquirenti di cui una fonte ha preso visione. Lo scrive la Associated Press. Stephen Paddock chiese la suite con due stanze al 32esimo piano quando arrivò giovedì, ma la stanza non era disponibile prima di sabato, vi si trasferì quindi allora e gratuitamente, in quanto era considerato un buon cliente che puntava decine di migliaia di dollari al casinò.

Intanto Trump a Las Vegas ha incontrato alcuni dei 500 feriti della strage del concerto. Le indagini, però, faticano a decollare. L’Fbi ha interrogato la compagna del killer, rientrata negli Usa dalle Filippine. Gli inquirenti hanno accertato che Paddock accumulava armi dal 1982, solo l’anno scorso ne aveva acquistate 33, ne aveva manomesse 12 per sparare in automatico, cosa che ha fatto dalla sua stanza d’albergo sulla folla per 11 minuti.

Aggiornato il 06 ottobre 2017 alle ore 09:46