Johnson-May, per i mass media è in arrivo la resa dei conti

Sarebbe in arrivo una possibile “resa dei conti” nel governo conservatore tra la premier Theresa May e il rampante ministro degli Esteri Boris Johnson al centro di una forte polemica interna per le sue ambizioni da leader. E lo “showdown” evocato dai media britannici, in particolare dal Daily Telegraph, quotidiano filo Tory che sostiene l’ex sindaco di Londra, viene accompagnato da un ultimatum di Johnson, contrario a un ipotetico compromesso con Bruxelles su un “conto di divorzio” che imponesse al Regno di versare 30 miliardi di sterline. Non è un caso se proprio il Telegraph, di cui Johnson in passato è stato editorialista, ha ospitato nei giorni scorsi il suo articolo in cui ha rispolverato la controversa promessa di un risparmio da 350 milioni di sterline alla settimana come presunto effetto della Brexit. Per aver rimesso in circolazione questi dati più che controversi è stato duramente criticato dall’organismo di controllo sulle statistiche del Regno, guidato da Sir David Norgrove. Johnson non ha gradito e ha parlato di “stravolgimento” del significato del suo articolo.

Intanto Theresa May prova a rafforzare la sua presa sul team negoziale britannico nelle trattative per la Brexit. E la premier conservatrice lo fa con alcune nuove nomine nel dipartimento preposto all’uscita dall’Ue con le quali tende ad accentrare il potere nelle sue mani col ministro David Davis ma anche direttamente, sullo sfondo delle tensioni con Johnson. Il primo ministro, anche per cercare di sgomberare il campo a pochi giorni dal suo discorso-manifesto di Firenze sulla Brexit, ha così nominato come suo consulente per l’Ue nel consiglio dei ministri Oliver Robbins, che mantiene il suo ruolo di braccio destro del ministro Davis e di responsabile nel team di funzionari nei negoziati con Bruxelles.

Aggiornato il 19 settembre 2017 alle ore 11:53