Corea del nord: test bomba 5 volte più potente di Nagasaki

La Corea del Nord effettua il suo sesto test nucleare rivendicando il successo della detonazione di una bomba all’idrogeno modellata per poter armare un supermissile intercontinentale: la nuova sfida del leader Kim Jong-un al mondo è stata annunciata dalla tv statale Kctv ed è stata anticipata da un potente sisma “artificiale” di magnitudo 6,3, secondo l’istituto geologico americano Usgs. La nuova provocazione arriva pochi giorni dopo l’ennesimo lancio balistico di Pyongyang, con un missile che ha sorvolato il Giappone. La Kcna ha accompagnato l’annuncio con foto del leader nord coreano Kim Jong-un che ispeziona un impianto nucleare e la nuova bomba a idrogeno, avvertendo il mondo sul fatto che il paese può produrre quante armi nucleari vuole.

Immediatamente è maturata l’irritata reazione di Seul e Tokyo, alla quale è seguita la dura risposta della Cina che, attraverso il ministero degli Esteri, ha “condannato con forza” l’intemperanza di Pyongyang proprio quando il presidente Xi Jinping era impegnato ad aprire i lavori del vertice dei Paesi Brics, a Xiamen, altro momento a lungo preparato di grande visibilità internazionale dopo il G20 del 2016. Dura la reazione Usa. “La Corea del Sud - scrive su Twitter il presidente Donald Trump - sta realizzando, io glielo avevo detto che il dialogo non funziona, che la Corea del Nord capisce una cosa sola”. “La Corea del Nord - scrive Trump - ha compiuto un imponente test nucleare. Le sue parole e le sue azioni continuano ad essere molto ostili e pericolose per gli Stati Uniti. La Corea Nord è un Stato-canaglia ed è diventato una grave minaccia e fonte di imbarazzo per la Cina. Pechino sta cercando di aiutare ma con scarso successo”.

La Corea del Sud, che ha alzato l’allerta, intanto, ha intenzione di chiedere più aspre sanzioni assicurando che farà tutta la pressione possibile sul Consiglio di Sicurezza dell’Onu perché si arrivi all’isolamento “totale” di Pyongyang, in base all’esito della riunione del Consiglio di sicurezza nazionale che ha annunciato l’ipotesi di accettazione di più armi tattiche dagli Usa. In Giappone, primo Paese a confermare il test, il premier Shinzo Abe ha definito la mossa “assolutamente inaccettabile”. I primi dati sulla detonazione sono preoccupanti: il sisma artificiale è il più potente dei sei test fatti finora. L’onda è stata pari a 5-6 volte quella generata dal quinto esperimento e 11 volte quella del quarto, entrambi nel 2016, ha riferito la Korea Meteorological Administration, l’agenzia sudcoreana che oltre al meteo ha in carico le rilevazioni sismiche. Il sesto test ha avuto una potenza fino a 100 chilotoni, circa 5 volte più forte della bomba sganciata dagli Usa sulla città nipponica di Nagasaki nell’agosto del 1945, ha reso noto Kim Young-woo capo della commissione Difesa del parlamento di Seul, citando le stime dei militari sudcoreani. L’ordigno è stato il più potente finora provato da Pyongyang, pari a 10 volte il quinto test del 9 settembre 2016 di 10 chilotoni (un chilotone è pari a 1.000 tonnellate di tritolo).

Aggiornato il 04 settembre 2017 alle ore 11:02