In Marocco nuove  politiche energetiche

Importanti prospettive economiche-politiche giungono dal Nord Africa e notevoli cambiamenti sono in corso per il futuro del continente africano. I lavori per il mastodontico progetto di Gasdotto Africano Atlantico denominato “Gazoduc”, che collegherà la Nigeria al Marocco, si rivelano sempre più di portata strategica. Il gasdotto sarà un ponte tra l’Africa e l’Europa. Il nuovo progetto prevede di rafforzare la posizione del Marocco nella negoziazione dei canoni relativi al gas, mediante il nuovo gasdotto che attraverso il Marocco giunge in Europa. L’imponente opera si estenderà per circa tremila chilometri attraversando la Nigeria, il Benin, il Togo, il Ghana, il Senegal, la Mauritana e il Marocco. La colossale infrastruttura sarà finanziata in parte da un fondo di sviluppo del Marocco e in parte dallo Stato della Nigeria, ma restano essenziali i contributi internazionali e i finanziamenti dei privati.

Tale infrastruttura richiede, ancora, l’attuazione di numerosi accordi commerciali con alcuni clienti interessati a garantire cospicui finanziamenti. Una progettualità che rafforza le relazioni del Marocco sulla scena internazionale, generando nuova fiducia per le politiche economiche e diplomatiche della monarchia nordafricana. “Questo importante progetto finirà per permettere a tutti i Paesi dell’Africa Occidentale di alimentare centrali elettriche a gas, alimentando innumerevoli infrastrutture e accelerando i progetti di elettrificazione di tutta la regione dell’Africa Occidentale”, riportano fonti del governo del Marocco. Oggetto di cambiamento sono e saranno anche i rapporti economici con l’Algeria, poiché la strategia marocchina è quella di non rinnovare l’accordo energetico con tale Paese, contrattualità che scadrà nel novembre del 2021.

Le istituzioni del Marocco prevedono la creazione di distretti industriali, attraendo investitori stranieri. La progettualità avanzata faciliterà la crescita di settori che spaziano dall’industria alla trasformazione e lavorazione di prodotti alimentari, produzione di fertilizzanti e un’accelerazione della competitività delle esportazioni tra gli stessi Paesi africani. Il Marocco ha attuato, da anni, una politica di liberalizzazione degli scambi commerciali con l’estero e ha adottato misure tendenti ad attrarre numerosi investimenti dall’estero. Il Paese ha come sua area di riferimento quella del Mediterraneo, con il mondo arabo da una parte, e l’Europa a cui è legata, dall’altra. La politica commerciale attuata dal governo marocchino è rivolta, però, anche ad altre aree economiche. Nel 2008 l’Unione europea ha concesso al Marocco il cosiddetto “Statuto Avanzato” nei rapporti con l’Unione, ampliando ulteriormente le prospettive di collaborazione.

Politicamente attivo, l’ultima sfida vinta dal Marocco è stata quella di rientrare nell’Unione Africana. Il 30 gennaio 2017, la stragrande maggioranza dei membri dell’Unione Africana ha espresso un forte consenso al ritorno del Marocco nell’Unione. “È bello il giorno in cui si rientra a casa, dopo un’assenza troppo lunga! È bello il giorno in cui si porta il proprio cuore all’amato focolare! L’Africa è il Mio Continente, la Mia Casa. Finalmente rientro a casa Mia, e vi ritrovo con gioia. Mi siete mancati tutti”, sono state le prime parole del discorso del Re di fronte ai leader africani.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:07