
Sassolini di Lehner
Gossippari e sinistrorsi che demonizzano Elon Musk glissano sul salvataggio di Sunita Lyn Williams e Barry Wilmore, grazie alla navetta spaziale Crew Dragon Freedom, gioiello targato Musk. Dovevano rimanere una settimana, ma la tecnologia della Nasa fallì e i due rimasero a galleggiare nello spazio per nove mesi. Per salvare il disastro dello statalismo, c’è voluto il privato, cioè Elon, che li ha riportati in poche ore sulla Terra. La vicenda ribadisce che l’umanità può tranquillamente fare a meno dei Roberto D’Agostino, delle Tiziana Panella, di tutti i giornalisti de La7, del Tg3, di Sky, di Tv 2000, di mezza Mediaset, dei Giuseppe Brindisi, dei vuoti a perdere e financo degli Jorge Bergoglio, ma si deve tenere stretti i pochi geni viventi.
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Lo zar russo – si blatera – deve essere sconfitto da un vero energumeno. Allora, chi meglio di Antonio Tajani, il prode Anselmo che da coordinatore del Lazio di Forza Italia riuscì in poco tempo a debellare l’esercito forzista, costringendolo alla resa vergognosa: dal 30 per cento circa dei consensi lo ridusse al micragnoso 7 per cento. Silvio Berlusconi saggiamente lo tolse dalla politica nazionale, spedendolo nella Ue, dove il livello medio era così scadente da far arrivare al vertice pure Tajani.
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L’impegno dei genitori veramente moderni dovrebbe essere quello di allevare nella fluidità i propri pargoli. Basta sesso secondo madre Natura! Avanti il genere, meglio se indeterminato, variabile o ermafrodito. Perciò, bambole e Barbie ai nati coll’inutile batacchio; mister Muscolo e baffi alle femminucce danneggiate dalla fastidiosa fessurina. Maestre, maestri, insegnanti progressivi di ogni ordine e grado dovrebbero sottrarre ore all’italiano, alla matematica, alla geografia, alla storia, all’educazione fisica, per insegnare la disciplina “dell’erba voglio”: tu, scolaretto di sei anni, chi vuoi essere? Vuoi essere diva, trans-uranista, cocotte o magari Paolina Bonaparte? E tu, bimba di quarta elementare, preferisci ascendere a Rambo, Rocco Siffredi o Zorro? Purtroppo, i trogloditi avanzano, gentaglia che pretende nientemeno di garantire il diritto dei fanciulli a vivere in pace, senza dilemmi amletici, il proprio naturale sviluppo fisico, mentale, intellettuale e morale. Si tratta evidentemente di rozzi bastonatori della santissima ideologia woke. È la teppa preoccupata per la troppa frociaggine che avanza nel Vaticano e nelle società occidentali e che, invece, non è mai troppa.
Il peggio del peggio giunge dal Parlamento ungherese, che vara provvedimenti contro il Budapest Pride, essendo abbarbicato alla vetero concezione della famiglia composta da padre, madre e figli, senza neppure la dovuta trasgressione dell’ammucchiata plurale, composita, pederastica. I cavernicoli magiari sono arrivati alla blasfemia totale, vietando di mostrare ai minori omosessuali e transitanti in azione. Hanno, così, arrecato un danno irreparabile non solo all’euromoralità, ma soprattutto alle case farmaceutiche, benefiche produttrici di ormoni e altri intrugli per virilizzare le bambine e femminilizzare i maschietti. Androgeni ed estrogeni hanno, ormai, sostituito falce e martello, indicando il cammino verso il Sol dell’Avvenire dell’euforia, pardon, della disforia di genere. Peccato che in giro ci siano buzzurri come Viktor Orbán che considera la disforia di genere sinonimo di corbelleria da psicologo impazzito. Viktor, esagerando, considera terapia alla Josef Mengele quella basata sulla somministrazione ai bambini della Triptorelina, il farmaco che blocca lo sviluppo puberale.
La scusa di siffatta triptorelinafobìa sono gli accertati effetti collaterali: osteoporosi, fratture, nausea, insonnia, depressione, astenia, riduzione della massa muscolare, dolore delle articolazioni, aumento di peso, alterazione dell’umore, ipertensione arteriosa. Ma chissenefrega degli effetti collaterali, il giusto prezzo da pagare alla mai troppa frociaggine che avanza. Perciò, la Ue, attraverso i fonemi dei commissari Hadja Lahbib, Michael McGrath e di sant’Ursula, ha fatto sapere di essere a fianco della comunità Lgbtqia+, androgeni, estrogeni e triptorelina compresi. Il socialista Pedro Sánchez, la cui agitazione politica regala argomenti alla rivalutazione di Francisco Franco, mentre inventa altri dicasteri per dare uno stipendio al fratello, lancia il perentorio diktat, secondo il quale l’Europa non deve permettere l’esistenza dell’Ungheria. Chissà forse gli 800 miliardi del ReArm serviranno anche per spezzare le reni agli ungheresi.
Aggiornato il 20 marzo 2025 alle ore 09:58